Per un anno e mezzo Daouda Peeters ha sospeso la sua carriera da calciatore per via della sindrome di Guillain-Barre, una rara malattia che colpisce il sistema nervoso periferico. Il giocatore è tornato sul terreno di gioco con la maglia del Sudtirol nel match contro la Ternana. Di seguito un estratto della sua intervista rilasciata a Cronachedispogliatoio.it:
«Ho avuto paura di morire. Sono sempre stato in salute, poi da un giorno all’altro è cambiato tutto. Un giorno in allenamento le mie gambe hanno smesso di funzionare, sono caduto e non riuscivo più a camminare, non sentivo più niente. Il momento più brutto della mia vita è cominciato dal nulla, perdevo equilibrio e forza nella corsa e nel tiro.
Ho rischiato di non poter riprendere a camminare, sono stato due settimane bloccato a letto, perdendo l’uso delle gambe. Non riuscivo più a vedere la luce. Dopo il debutto a Terni ho chiamato mia madre e sono stato tempestato di messaggi, tra cui uno molto bello e lungo da parte di Lukaku. Spero che la gara contro la Ternana sia la prima di tantissime altre».