Su Netflix dal 2 marzo i nuovi sei episodi ‘Incastrati’ concede il bis. Gullotta: “Una stagione che ha qualcosa in più”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla seconda stagione di Incastrati, serie Tv del duo comico palermitano Ficarra e Picone riportando un’intervista a Leo Gullotta.

Dopo il successo della prima stagione di “Incastrati”, la serie tv con Ficarra e Picone torna su Netflix il 2 marzo per la seconda stagione. Si ricomincia da dove ci avevano lasciati: Salvo e Valentino sono nei guai, intrappolati in una matassa che non riescono a sbrigliare, con l’accusa di omicidio piombata addosso per un equivoco e i boss mafiosi che gli stanno alle calcagna.

Insieme a Ficarra e Picone, nel ruolo di attori, registi e sceneggiatori e produttori, ci saranno tutti i protagonisti della prima stagione: da Tony Sperandeo, che presta il volto a Tonino Macaluso, detto “Cosa inutile”, a Sergio Friscia, che interpreta Sergione, e Domenico Centamore, alias Primo sale. Si rivede anche Leo Gullotta, nelle vesti del procuratore Nicolosi, «un personaggio forte che mi sono divertito moltissimo a interpretare e che, stavolta, verrà aiutato inconsapevolmente proprio da Salvo e Valentino», dice. Gullotta si sofferma sui due attori-registi e sulla loro casa di produzione, la Trump: «Non ha nulla da invidiare alle case di produzioni americane, e Ficarra e Picone sono degli interpreti straordinari capaci di scrivere una storia graffiante, che indaga temi sociali profondi ma suscitando il sorriso».

Non aspettatevi il bis di “Incastrati 1”. «C’è qualcosa in più in questa seconda stagione, che la rende più costruttiva: sarà un ritorno in pompa magna», spiega Gullotta. Non ha dubbi che sarà un successo anche Filippo Luna, che interpreta il vicequestore Lo Russo: «Salvo e Valentino sono una garanzia e hanno avuto il grande merito di parlare alle nuove generazioni di mafia, con un linguaggio immediatamente intellegibile, l’ironia – racconta Luna – D’altronde, anche sul set, riuscivano ad alleggerire i momenti di stress facendoci sorridere tutti. Anche Sergio Friscia mi ha fatto ridere a crepapelle». La serie in sei episodi si potrà vedere in oltre 190 paesi. «Netflix è un’ottima vetrina per gli attori e rappresenta il presente – dice Luna – Come i cd che hanno sostituito le musicassette, ha preso il posto della sala»

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Redazione Ilovepalermocalcio