Stupro Palermo, la vittima si sfoga: “Sono stata tradita”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sullo stupro di Palermo e lo sfogo della vittima.

Tradita dalla sua migliore amica che dopo lo stupro di gruppo al Foro Italico e il clamore mediatico che ne è seguito, ha deciso di rompere tutti i rapporti con lei sul fronte delle indagini sulla violenza contro la diciannovenne brutalizzata nel cantiere abbandonato, invece, la polizia postale avrebbe accertato che il video dell’orrore sarebbe Stato condiviso in alcune cha ma non sarebbe finito in rete. Del filmato, girato da Angelo Flores, infatti, per il momento non ci sarebbe traccia in alcuni siti per adulti che sarebbero disposti a pagare pur di averlo.

Domani, al Tribunale del Riesame, si discuterà il ricorso di Christian Maronia, uno dici sette arrestati del gruppo, finita in cella venerdì 18; nel corso dell’interrogatorio di garanzia aveva chiesto scusa tra le lacrime alla ragazza, per poi tornare a fare lo spavaldo in video (preconfezionati da lui o realizzati da troll non si sa) in cui fa a sua volta la vittima. Ma a breve la Procura, per cristallizzare le prove, in una vicenda cosi delicata, potrebbe chiedere l’incidente probatorio. Una procedura che prevede il contraddittorio tra le parti e che viene utilizzata, in casi del genere, per dare la possibilità alle vittime di abusi e violenze, particolarmente fragili e vulnerabili, di non dover ripetere tutto nell’eventuale dibattimento.

La diciannovenne, che vive con una zia dopo la morte della mamma e con un papà assente, è ancora più isolata nel suo quartiere, la grande area tra via Montalbo e il porticciolo dell’Acquasanta dove abitano alcuni dei sette stupratori. Inseparabili e complici prima del fattaccio, ora la ragazza e Nicole – questo il nome dell’amica che l’aveva accompagnata alla Vucciria – non si parlano più. Anche perché il popolo del web aveva già emesso la sua sentenza, sommergendo di insulti Nicole, ritenuta responsabile di aver lasciato Francesca (è un nome di fantasia, ndr) da sola in pasto albranco.

Ai carabinieri la giovane abusata aveva raccontato la sua versione di quella maledetta notte del 7 luglio: «Sono uscita con una mia amica di nome Nicole che mi ha chiesto di passare per la Vucciria. Ed è proprio li che mi sono sentita chiamare da un ragazzo di mia conoscenza, Angelo Flores. A quel punto Nicole si è allontanata e io sono rimasta insieme a lui e ad alcuni suoi amici». «Avrei voluto chela nostra amicizia fosse una di quelle dove da vecchi sì raccontavano le nostre avventure ai nipoti – aveva continuato la diciannovenne -. Di questo mio pensiero ora rimane un sogno, tu te ne sei andata e ti auguro il meglio. Ti vorrò per sempre bene mi hai fatto uscire dal più brutto della mia vita, e per questo ti ringrazio. So che ci siamo allontanati c non abbiamo più il rapporto di una volta ma ricorda che ci sarà sempre una parte di me che ti vorrà bene».