Stupro Palermo, in via Montalbo nessuno sa nulla. Una delle madri: «Provo dolore»

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sugli indagati dello stupro di Palermo e lo fa realizzando un reportage sul quartiere dei sette che hanno abusato della 19enne lo scorso luglio.

Nessuno sa, nessuno li conosce. La terribile notizia dello stupro di gruppo non sembra essere arrivata dalle parti di via Montalbo, zona in cui risiedono la maggior parte delle famiglie dei sette indagati. La vita trascorre lenta, come al solito tra il mercato della frutta e un lancio di sacchetto della spazzatura in un angolo di strada. Appena si tira fuori l’argomento sì fanno spallucce e i visi si tirano, mostrando un’espressione da «sì, magari qualcosa ho letto 0 sentito». Intanto, sui social la discussione continua e qualche familiare degli indagati si lascia sfuggire un pensiero.  Accade sulla bacheca della madre di Gabriele Di Trapani «Il dolore è di chi io indossa – recita la massima che la signora ha deciso di pubblicare ieri mattina – e non di chi lo guarda. E nessuno può comprendere il dolore di una persona fino in fondo, se non l’ha provato sulla propria pelle».

Il post ha ottenuto 37 like condivisioni e 21 commenti – nulla a che vedere con i numeri fatturati dalle aule del tribunale del web – di solidarietà da parte di amici e probabili parenti. Cuori e immagini di abbracci solidali per la signora, ma c’è anche chi scrive: «Stai tranquilla che tutto procederà per il verso giusto, sei una brava donna e mamma». Oppure: «Solo chi ti conosce sa che persone siete e può giudicare, ma butto il quartiere sa bene che famiglia meravigliosa siete». I social si sostituiscono alle strade, dove nessuno invece sì esprime. Facendosi largo tra spallucce e sguardi, però qualcuno prova a raccontare il sentimento del posto: «A essere sincero non li conosco – dice Simone Alles, proprietario di una attività commerciale sulla  Montalbo. Ho scoperto dai social che alcuni di loro sono di queste partì, attraverso articoli e servizi giornalistici. In questi giorni, devo dire la verità, qualche cliente entrando mi faceva vedere foto chiedendomi se li conoscessi ma non li ho mai visti neanche sono residente qui ho solo questa attività che mi ha lasciato mio padre a noi figli e la continuiamo a gestire».

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Redazione Ilovepalermocalcio