Stupro di Palermo, la vittima allo scoperto sui social: 29mila follower
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui fatti di Palermo con la vittima dello stupro, la ragazza di 19 anni, uscita allo scoperto sui social.
Caccia alle streghe e profili falsi infiammano l’opinione pubblica palermitana e nazionale, mentre un tam-tam social fa saltare fuori il nome della ragazza vittima dello stupro al Foro Italico. Sono giornate e ore caldissime quelle che seguono gli interrogatori dei 7 ragazzi indagati per gli abusi perpetrati a danno della diciannovenne, nella notte tra il 6 e il 7 luglio scorso: la temperatura si alza ogni ora che passa sulle piattaforme Facebook, Instagram, Twitter e Tiktok, dove si grida alla vendetta sotto le foro e i video dei ragazzi, i cui volti sono unificati in un collage e sotto un unico post nomi, foto e link. A mettere ulteriore benzina sul fuoco alcuni fake, che hanno contribuito a scatenare e spargere ulteriori dosi di rabbia. Durante la giornata sono apparsi sulla piattaforma cinese profili intestati ad alcuni degli indagati, tra cui Christian Maronia. La pagina è stata creata circa 24 ore prima e viene riempita di contenuti video, dove sullo sfondo appare il ragazzo, mentre in sovrimpressione si leggono alcune frasi: «Quando tutta Italia ti incolpa per una cosa privata ma nessuno sa che sei stato trascinato dai tuoi amici». Oppure: «Con che coraggio la gente insulta gli innocenti. Il tutto sulle note di alcune canzoni neomelodiche napoletane. Il profilo supera rapidamente i 5 mila followers e i commenti sono il copia e incolla di quelli letti finora su tutte le altre piattaforme.
La famiglia però non ci sta e tramite il legale fa sapere che probabilmente sporgerà denuncia: «Genitori e parenti non c’entrano nulla – sottolinea l’avvocato Alessandro Musso – non hanno né il tempo di dedicarsi a queste cose né Tiktok. Sporgeremo denuncia alle autorità competenti». I classici troll gente che crea profili falsi sui social, allo scopo di infiammare ulteriormente l’opinione pubblica e cavalcare queste vicende? I contenuti dell’autodifesa del sedicente Maronia però coincidono con ciò che effettivamente il diciannovenne ha detto ieri nell’interrogatorio di fronte al Gip Marco Gaeta. […]. Tra i commenti però, spunta anche quello di lei, la protagonista, la vittima, la diciannovenne che ovviamente per le cronache degli organi di informazione giornalistica rimane senza alcun nome e riferimento. Lei (ma anche qui c’è da chiedersi se sia vera o un troll) interviene in favore di uno dei tanti messi al bando perché amico e commenta: «Lui non c’entra nulla».
Vera o non vera l’autrice, questo intervento ha fatto si che da tre giorni il vero nome della ragazza spopoli sui sociale che su Google il suo nome risulti tra gli argomenti più cercati sul motore di ricerca. Il suo profilo è inondato da parole di affetto e coraggio da parte di tutta Italia e i suoi seguaci diventano in poco tempo oltre 29 mila su Tiktok.