L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul centrocampo del Palermo e in particolar modo su Stulac, Vasic e Gomes.
Le ultime due amichevoli, con Legnago e Trento, sembrano aver fugato uno dei principali dubbi che Corini si è portato dietro per tutto il ritiro; dopo aver delineato le gerarchie per difesa e attacco i giochi sembrano essere fatti anche per il centrocampo, dove Vasic, Stulac e Games hanno dato nuova linfa al gioco e sviluppato con gli altri reparti un’intesa che migliora allenamento dopo allenamento.
Il primo aspetto che salta all’occhio è la differenza di interpreti rispetto alla scorsa stagione, quando in mediana figuravano sempre tre centrocampisti ma con il supporto sulla stessa linea di due esterni a tutta fascia: solo il francese dovrebbe rimanere nell’undici iniziale, passando però dal ruolo di regista a quello di mezzala, che si sposa di più con le sue abilità in interdizione ma lo chiamerà a un atteggiamento più aggressivo per quanto riguarda gli inserimenti. Gomes ha già dimostrato ottime capacità di adattamento nel suo primo anno di Serie B, nel quale è partito da ultimo dei centrocampisti per poi diventare un titolare inamovibile. La seconda parte di stagione il francese l’ha impiegata al centro della linea a cinque, chiamato spesso a fare gli straordinari e finendo alle volte per faticare un po’ sul piano fisico: un sacrificio dettato soprattutto dall’indisponibilità di Stulac, pronto a riprendersi ciò che la sfortuna gli aveva tolto.
Lo sloveno era arrivato a Palermo come colpo da novanta in mezzo al campo, ma diversi fattori non gli hanno consentito di ingranare: l’arrivo a ritiro già terminato non gli aveva infatti permesso di cimentarsi con i meccanismi di squadra prima dell’avvio delle competizioni ufficiali, poi i problemi fisici e il doppio cambio di modulo (dal 4-2-3-1 al 4-3-3 fino al 3-5-2) lo hanno ulteriormente limitato e la lesione alla coscia con interessamento dei tendini ha scritto la parola fine su una stagione forse realmente mai iniziata.
La sua avventura in rosanero ha preso una piega diversa nell’amichevole con il Bologna: sebbene Corini avesse già in mente di affidargli la regia, vederlo cimentarsi in cambi di gioco e mettere ordine in mezzo al campo contro una squadra programmata per dire la stia in Serie A ha convinto il tecnico di avere tra le mani una risorsa davvero preziosa. Stulac è stato tra i migliori anche contro Legnago e Trento ed è, al momento, l’arma più efficace a disposizione dei rosa per battere i calci piazzati.