A Palermo doveva essere solo di passaggio ed invece sarà uno dei protagonisti del prossimo campionato di serie B. Stiamo parlando di Aljaz Struna, difensore rientrato questa estate dal prestito al Carpi per la mancata promozione in serie A dei biancorossi. Lo sloveno, infatti, dopo la stagione tra le fila degli emiliani, era tornato in rosanero in attesa di una nuova destinazione. A puntualizzarlo era stato lo stesso patron Maurizio Zamparini qualche mese fa, annunciando che il giocatore aveva chiesto la cessione e che per lui era forte l’interesse del Chievo.
Cessione che sarebbe stata ben accolta da gran parte dei tifosi rosanero, a causa di una scintilla mai scoccata nei confronti di Struna. Complice un’annata da dimenticare nel club del capoluogo siciliano, ovvero quella di due stagioni fa, il difensore sloveno non ha mai fatto breccia nel cuore dei sostenitori del Palermo.
Dall’amore mai nato con i tifosi, a quello sbocciato in ritiro con il tecnico Bruno Tedino. Già dai primi allenamenti a Bad Kleinkirchheim, infatti, il nuovo allenatore rosanero ha dato l’impressione di puntare molto su Struna, trovandogli una posizione inedita: quella di difensore centrale con licenza di impostazione, in una retroguardia a tre. Inedita sì, perché il ruolo naturale dello sloveno è quello di terzino destro o di centrale in una difesa a quattro.
Alle buone impressioni suscitate in ritiro, hanno dato seguito le prime due uscite ufficiali: quelle in Tim Cup contro Virtus Francavilla e Cagliari. Prestazioni che hanno convinto ancora di più Bruno Tedino, che pochi giorni fa ha elogiato Struna definendolo «Un difensore da medio alta serie A, che non è ancora consapevole delle sue potenzialità». Lo sloveno ha conquistato quindi un posto da titolare nello scacchiere del mister rosanero, ma adesso viene il compito più difficile: far ricredere gli scettici e convincere il pubblico palermitano a dargli una chance.