Il tecnico della Cremonese, Giovanni Stroppa, ha presentato in conferenza stampa la sfida contro il Sudtirol.
Di seguito le sue parole:
«Como? Analizzando la partita diciamo che c’è stata anche della fortuna. Sicuramente abbiamo fatto un buon primo tempo, peccato invece per l’espulsione e il rigore nella ripresa, che erano evitabili. Quando i giocatori stanno bene è bello impiegarli, sicuramente l’attacco così è un’opzione in più e ci dà caratteristiche diverse. Gli equilibri però sono fondamentali, con qualità si possono far giocare tanti elementi insieme. Affrontiamo una squadra ben collaudata e oliata per quella che è la sua identità di gioco, bisogna fare davvero i complimenti a Bisoli per quello che ha costruito. Non dimentichiamo che l’anno scorso sono arrivati tra le prime quattro e quindi hanno una base eccezionale. Dispiace non aver ancora sfruttato il fattore campo, ma dall’altro lato abbiamo la capacità e la volontà di poterci finalmente togliere delle soddisfazioni assieme al pubblico. Vincere a Cremona sarebbe determinante per chi, come noi, vuole essere protagonista in campionato. Quello che fanno lo sanno fare molto bene, noi siamo una squadra di palleggio che sul campo cerca di essere dominante. Ci sono strategie e qualità diverse, magari domani sarà stravolto tutto. Ripeto che in questa partita la qualità nella giocata e nella gestione sono fondamentali. Se saranno più bravi gli avversari a rubarla è un altro discorso, ma non dobbiamo regalarla gratuitamente».
«Il terreno dello Zini è in condizioni eccellenti, lo abbiamo testato due giorni fa e i giardinieri si sono prodigati nel sistemarlo, non sarà come contro il Parma. Io e Bisoli abbiamo due modi di vincere differenti, ma sicuramente c’è un’idea molto forte da entrambe le parti. Bisogna sì stare attenti alle ripartenze, ma anche a non regalare il pallone. Vincere i duelli sarà ancora più determinante e servirà più qualità rispetto a quanto visto nelle scorse partite. In ogni caso si tratta di lavoro, ma rispondo personalmente e dico che al di là di tutto, ciò che resta sono i rapporti e l’affetto che mi lega ai dirigenti, penso che anche Bisoli possa parlare in questo senso. A volte trovi ambienti a cui resti legato per sempre, e Bolzano, per quanto ha rappresentato per me, è qualcosa di indelebile. Non dico che mi sento settimanalmente con alcuni, ma quasi. A loro sono riconoscente perché la mia avventura con i grandi è iniziata lì ed è un’esperienza che rimarrà per sempre. Stanno crescendo tutti. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, perché ho visto una crescita esponenziale sotto tutti i punti di vista. Fisicamente stanno crescendo, mentalmente sono dentro e in allenamento danno grandi risposte, mettendomi in difficoltà. Coppa Italia? Non so come ci arriveremo, ma ad oggi io andrei a far giocare chi non è stato impiegato perché c’è la volontà di riconoscere l’impegno eccezionale che hanno mostrato fino ad ora».