Il tecnico della Cremonese Giovanni Stroppa ha parlato in conferenza stampa alla viglia della sfida contro il Cosenza.
Di seguito le sue parole:
«La squadra è cresciuta molto nel modo di stare in campo, in tutte le componenti. Spesso si dice che il girone di ritorno è un altro campionato, e in effetti sarà così: non solo per i cambiamenti che può portare il mercato, ma anche l’attenzione generale che aumenta. Sì, siamo molto contenti dell’arrivo di César che va ad ampliare l’organico e spero faccia fare un salto di qualità alla squadra. Domani saremo gli stessi della gara di Roma, quindi siamo praticamente al completo, non ci sono defezioni dell’ultima ora a parte Tuia. Devo dire che sono una squadra difficile da affrontare, molto verticale e con qualità nelle palle inattive, ma anche nei giocatori di attacco. Parliamo di una squadra temibile individualmente e che ha idee, reputo Caserta un allenatore importante per la categoria. Vero che stanno attraversando un momento complicato, ma dopo la sosta si ricomincia da capo e avranno avuto tempo di lavorare con serenità. Domani sarà un’incognita. Mi aspetto di più dalla Cremonese. È chiaro che sono orgoglioso di allenare questa squadra e del percorso fatto fin qui, ma per arrivare fino alla fine ed essere ancora più competitivi ci manca quel qualcosa in più. Non voglio e non posso citare solo un’altra squadra, ma chi sta in alto ha tante possibilità quante noi per essere tra le migliori. Guardo in casa mia e dico che a noi manca quel qualcosina per fare il salto di qualità e le partite del girone di ritorno possono essere determinanti per darci una spinta in più. In ogni caso daremo tutto fino in fondo, cercando di fare un pizzico in più rispetto a quanto di buono mostrato sin qui. Non riesco a dirlo. Il Lecco ha dimostrato di poter essere più protagonista rispetto a quello che stava facendo inizialmente, il Catanzaro invece si sta riprendendo le posizioni che l’hanno visto protagonista nei primi mesi. Parliamo di un campionato in cui si può vincere e perdere con tutti, e proprio per questo serve avere più cattiveria e incisività. Non basta quello che stiamo facendo, nonostante i numeri siano esaltanti. Siamo a una vittoria dal secondo posto e dobbiamo chiederci cosa dobbiamo fare per poter ottenere ancora di più».