Intervistato ai microfoni di “Centro Suono Sport” Andrea Stramaccioni si è espresso in merito all’emergenza Coronavirus e al calcio. Ecco le sue parole: « Chi fa parte di questo mondo come calciatori, allenatori, hanno da subito percepito la gravità della situazione e anche l’essere esposti come i giocatori dell’Atalanta che sono andati a Valencia. Il calcio è la terza-quarta industria del Paese, posso comprendere che ci si fermi a un danno. Ma se il calcio continua a parlare di calcio in un momento così, fa una bruttissima figura. Ora non frega niente a nessuno, si parla di salute con 700-800 persone al giorno che muoiono. Quando stiamo bene si riprende: ci dobbiamo fidare di chi ci guida. In Cina è ricominciato. Io penso a mio padre, ai miei figli. Il calcio tornerà, ma dopo le industrie, chi rischia di perdere il lavoro, chi è in cassa integrazione».