Stellone in sala stampa: «Vi svelo quanti cambi farò domani. Mia su cessione di Struna e sul mercato di gennaio. Le avversarie…»

Roberto Stellone, allenatore del Palermo, intervento in conferenza stampa alla vigilia del match con l’Ascoli, ha parlato della partenza di Struna, dei cambi di formazione che farà domani, ma non solo. Queste le sue dichiarazioni raccolte dalla nostra redazione:

CAMBI CON L’ASCOLI: «Cambiare 4-5 elementi? Abbiamo qualche infortunio, stavolta ne cambiamo tre rispetto alla partita di La Spezia. Era in programma di fare riposare Nestorovski ma ora non è possibile. Cambiamenti? Questi dubbi possono venire quando nel giro di 3-4 partite la squadra soffre e crea poco. Al di là dei pareggi la squadra ha dato comunque segnali importanti. C’è poco da cambiare secondo me, a partita in corso siamo sempre stati pronti. Abbiamo vinto e pareggiato con tutti i moduli. Poi dipende dalle situazioni e dagli avversari. Sapevamo che a La Spezia potevamo soffrire i palleggi ma non è stato così. Siamo stati più offensivi noi. Sono soddisfatto di come stiamo giocando, quando c’è da soffrire soffrono tutti. Domani incontriamo una squadra in salute, ben allenata e tosta. Le vittorie loro sono state contro Benevento, Verona, Lecce e Spezia. Con le grandi si esalta. A noi domani interessa vincere la partita giocando bene o male. L’atteggiamento deve essere giusto e intelligente perché loro aspettano. Con le piccole hanno fatto più fatica. Non dobbiamo sottovalutare questa partita e pensare che vincendo diamo seguito al filotto positivo. Da 11 partite non perdiamo, ma nelle ultime partite abbiamo raccolto meno di quanto messo in campo. Serve un pizzico di concretezza in più. Abbiamo abbassato un po’ la media dei tiri, ma questo è merito degli avversari».

LAVORO: «Le cose vanno sempre dette, altrimenti uno non si allena più. Bisogna lavorare sempre sotto l’aspetto della concentrazione, cambiano le scalate e le marcature e tanto altro. Le cose da preparare sono tante e vanno ricordate perché spesso e volentieri i giocatori se lo scordano. Noi abbiamo scordato poco. Molte volte non basta la qualità e l’organizzazione ma dei fattori che a noi ultimamente sono mancati, come il concretizzare in alcune occasioni ed essere più attenti. Non ho voluto fare discorsi. Domani dobbiamo vincere, ma sappiamo che è difficile. Se in certi momenti non si trova lo sbocco dobbiamo lasciare loro qualcosa, dobbiamo capire i momenti giusti della partita. Abbiamo lavorato per quello che abbiamo potuto su due moduli. Anche col centrocampo a 3 che però ti dà meno presenza in area a livello di cross. Se vogliamo mettere il 4-4-2 è per sfruttare le corsie esterne. Dipende dagli esterni. Abbiamo deciso di partire in un modo che possiamo sempre cambiare in corsa».

AVVERSARIE E ULTIMO MESE DEL PALERMO: «Brescia stimolo in più? Non dobbiamo fare la corsa col Brescia, è normale dare un occhio. Fino ad oggi Lecce e Brescia stanno facendo benissimo, ma anche noi. Il Brescia è una squadra in salute, che sta giocando bene e ha fatto più punti di tutti negli ultimi minuti. Dobbiamo crescere e migliorare di partita in partita e cercare con più convinzione la vittoria. Non perché il Brescia è insieme a noi ma perché i punti danno stimolo in più a livello mentale. Cosa che ultimamente manca perché nell’ultimo mese abbiamo vinto solo una volta».

CESSIONE STRUNA: «Addio Struna? La mia idea sul mercato l’ho già. Col direttore abbiamo parlato ma non siamo andati a fondo. Dopo queste due partite parleremo molto, abbiamo già l’idea di cosa serve e di chi deve andare. Non tratteniamo nessuno con la forza, dobbiamo avere a fine mercato due giocatori per ogni ruolo. I giocatori che vogliono o che hanno altre situazioni e le preferiscono al Palermo, io non entro in merito. Ci sono altri aspetti che vanno accettati. Chi vuole andare via esche gioca o guadagna di più, lo può fare. Poi ci saranno sempre le dovute proporzioni anche. livello di incasso. Struna rischiavamo di averlo fuori rosa fino a giugno, perdendo l’eventuale spesa. E’ stata un’operazione giusta che ho condiviso, pensando alla difesa a 4 abbiamo 6 giocatori. Non dobbiamo sbrigarci a prendere un difensore, poi se altri andranno via andremo a rimpiazzare. In tutti i ruoli. Sono soddisfatto e contento così, facciamo passare queste due partite e vediamo. Magari a gennaio qualcuno sarà scontento perché non avrà giocato le prime due gare del ritorno. Oggi si allenano tutti benissimo, al di là dei contratti. Cerchiamo di concentrarci solo su queste due partite».

CALCIOMERCATO:  «Mercato prolungato? Può essere vantaggioso e svantaggioso. Da allenatore è svantaggioso, può creare un po’ di situazioni sgradevoli durante la settimana. Però dall’altra parte non hai fretta e non rischi di fare le cose male. Tutti gli allenatori vorrebbero in rosa 22 giocatori, perché c’è competizione e li tieni tutti sulle spine. Se poi ne hai 3, il terzo è difficile da gestire e a me non piace. Il discorso entrate e uscite è laddove noi abbiamo solo 2 giocatori. Se Aleesami o Mazzotta impazziscono e vogliono andare via, allora è obbligatorio prenderne un altro. Non chiederò mai un terzo giocatore. In alcuni ruoli non serve intervenire se esce qualcuno».

PUSCAS: «Puscas a La Spezia? Sta facendo bene, è un ottimo giocatore. Io parlo poco dei singoli, sta dando il suo contributo. A volte gli riesce bene altre meno, come tutti gli altri. Per quello che serve a me sta facendo buone gare».

USCITE A GENNAIO: «Dobbiamo valutare, col direttore ci capiamo su tutto al 100%. Parliamo la stessa lingua, non vogliamo rovinare situazioni che oggi ci hanno permesso di essere primi in classifica in 11 giornate. Dobbiamo solo togliere quei giocatori che hanno desiderio di andare via qualunque sia il motivo. Non dobbiamo tenere giocatori scontenti, inutile tenerli. Allo stesso tempo, se si vuole andare via gratis lì subentra la società. Non dobbiamo prendere per mandare via. All’uscita di un giocatore se ne prende un altro, dove c’è bisogno. Se viene qualcun che vuole un titolare nostro, prima di darlo dobbiamo essere certi di averne un altro di uguale valore e caratteristiche. I campionati si vincono soprattutto con i gruppi e non dobbiamo avere scontenti o esuberi perché diventa non di qualità l’allenamento. Molte squadre che poi hanno vinto il campionato, a gennaio avevano tolto più che preso».

Published by
Manfredi Esposito