Stellone in sala stampa: «Spinta tifosi Palermo importante, domani 3 punti per la A»
Roberto Stellone, tecnico del Palermo, è intervenuto questo pomeriggio in conferenza stampa. Alla vigilia della sfida casalinga contro il Cesena, l’allenatore rosanero ha parlato di questo finale di stagione, dei dubbi di formazione e tanto altro ancora. Ecco tutte le dichiarazioni raccolte in sala stampa dalla redazione di Ilovepalermocalcio:
TERRORE NEI MINUTI FINALI: «Si deve lavorare su tutti gli aspetti, si allena questo. Ci vuole tempo, penso che sia stato un discorso atletico ma anche perché si pensava che la partita potesse essere finita. Inconsciamente tutti lo pensavano, basta che lo pensino in 2 e poi c’è la deviazione casuale che porta al gol. La storia del calcio insegna che nei minuti finali spesso le cose possono cambiare, abbiamo visto che un 3-0 al 75′ può non bastare. La metto anche su un discorso fisico: Rolando non ne aveva più, La Gumina e Moreo avevano i crampi, Coronado stava correndo tanto. Quando hai tutti questi giocatori in queste condizioni ho messo Jajalo per avere un uomo davanti la difesa. E’ stata una vittoria importante, abbiamo lavorato sugli aspetti negativi degli ultimi dieci minuti di Terni. Prima del 3-1 abbiamo comunque avuto occasioni per il quarto gol, dovevamo sfruttare meglio i contropiede. Ora abbiamo un’altra partita da affrontare, la Ternana è passata».
SETTIMANA TIPO: «Abbiamo affrontato una settimana tipo, anche se purtroppo abbiamo dovuto gestire alcuni calciatori. Più siamo meglio è, in queste ultime due partite voglio tutti al 100%. Coronado si è allenato ieri con la squadra, abbiamo recuperato abbastanza bene tutti quanti».
SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA: «Non sono uno che ragiona così. Se qualcuno fa bene e si allena bene durante la settimana è probabile che giochi. Se vinci la partita convincendo ed alcuni non si allenano bene, io cambio. Cerco di aumentare la competizione. Certe scelte sono obbligate, altre sono difficili».
SORTI DEL CAMPIONATO: «Qualcosa può cambiare, intanto pensiamo a noi. Dobbiamo pensare alla partita con umiltà. Se pensiamo che il Cesena è salvo facciamo brutta figura. Il Cesena verrà qui per chiudere la pratica salvezza. Noi dobbiamo fare tre punti per sperare poi nell’ultima partita».
CONDIZIONE ATLETICA: «Il discorso che negli ultimi minuti ci sono giocatori con i crampi non è possibile, può succedere al secondo allenamento di agosto quando non c’è condizione. Averli adesso è positivo perché vuol dire che c’è impegno, dall’altro lato dobbiamo capire quanto può tenere per non sbagliare cambi. Abbiamo lavorato bene e domani dobbiamo andare oltre la fatica. La voglia di andare in A deve essere superiore rispetto a quella del Cesena di salvarsi. Voglio vedere la squadra avvelenata per la conquista dei tre punti. Sono contento che la tifoseria sia venuta a trovarci. Se noi facciamo bene in campo e i tifosi dagli spalti possiamo fare bene».
STADIO PIENO: «È importantissimo. La spinta che ti dà una tifoseria come Palermo è importante. Quando sai che c’è il pubblico che ti sostiene dai sempre qualcosa in più. Vogliamo regalare a loro la vittoria e la promozione diretta».
LA GUMINA: «Non penso che ci sia pressione. Sta facendo benissimo sia a livello di corsa che realizzativo. Moreo ha fatto bene e si è sacrificato, ma come tutto il gruppo. Sono sicuro che Nino non si adagerà durante la partita, ne sono sicuro».
MOREO POCO EFFICACE: «Io sono stato attaccante e immaginavo già la sera prima i gol. Se i miei attaccanti pensano solo a vincere la partita io li preferisco. Io a Stefano chiedo il sacrificio, non i gol e lui ha lavorato benissimo. Ha avuto delle ottime occasioni con la Ternana, l’importante è arrivarci. A me interessa che il Palermo vada in gol, non che l’attaccante segni».
CORONADO E CENTROCAMPO: «Devo vedere le condizioni di Coronado. Per lui vale lo stesso discorso di Bellusci e Nestorovski. Io devo valutare tutto, non posso sprecare un cambio dopo 10 minuti o di finire in dieci perché abbiamo finito i cambi. Devo valutarlo. Parlerò con lui prima della partita. Mentre a centrocampo come facciamo, facciamo bene. Se confermo Murawski e Chochev faccio torto a Jajalo e viceversa, ma dobbiamo pensare al noi e non all’io. Abbiamo già deciso ma non lo dico a voi. Jajalo per me è un titolare, doveva giocare titolare già col Bari».
POLEMICA FAGGIANO: «Ho letto qualcosa, ma non deve importarci niente. Dobbiamo pensare a fare i tre punti per non avere rimpianti. Pensando che domani farà caldo e la gara dura 95 minuti. Cercheranno di metterci in difficoltà, ma ci sarà il Palermo che se vorrà promozione diretta dovrà fare il massimo».
CALI DI ATTENZIONE: «Non bisogna calare l’attenzione. Dobbiamo fare qualcosa in più, i due gol presi con la Ternana sono un calo concentrazione. Nei minuti finali bisogna badare al sodo. Ma non parliamone più dei minuti finali, può essere che segneremo noi all’ultimo. Coronado? Adesso partire da dietro diventa complicato spiegarlo. Il Cesena gioca di ripartenza, io non dico di buttare la palla. Attaccare non vuol dire avanzare i difensori in area, io dico “conquistata palla guardiamo in avanti”. Come abbiamo fatto nel caso del gol di Nino. Io sono per verticalizzare ed evitare passaggi corti. Tutti i moduli hanno pro e contro».
RISULTATI ALTRI CAMPI: «Noi non comunicheremo niente. Lo abbiamo anche tolto dal tabellone. Domani può succede di tutto, ma noi dobbiamo fare la nostra partita».
FROSINONE: «Può succedere di tutto. L’Entella si sta giocando la salvezza. Hanno anche cambiato allenatore. Negli ultimi minuti può succedere di tutto. Noi pensiamo a noi, gli altri non devono interessarci, naturalmente facciamo il tifo per le squadre che giocano contro le nostre avversarie».