Stellone in sala stampa: «Qualche nazionale non giocherà. Vi dico chi non sarà convocato. Le novità societarie…»
Roberto Stellone, allenatore del Palermo, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida contro il Verona, in programma domani alle ore 21, ha parlato del tecnico degli avversari Fabio Grosso, del momento vissuto dai veneti, ma non solo. Queste le sue dichiarazioni raccolte dalla nostra redazione:
NAZIONALI: «Quando un giocatore salta due o tre allenamenti durante la settimana per infortunio o problemi familiari difficilmente giocherà perché abbiamo alternative in diversi ruoli. Il caso delle nazionali è diverso, altrimenti diventa una punizione. Si sono allenati, qualcuno giocherà qualcun altro no ma non per il discorso Nazionali».
NOVITÀ SOCIETARIE: «Novità societarie? Per noi non cambia nulla. Ho letto questa mattina e basta, noi ci concentriamo sulla partita, non diamo tanta attenzione a cosa succede. Pensiamo solo a preparare al meglio la partita. Se le novità possano avere ricadute? Non credo assolutamente. Non ci interessa. Questo non cambia la nostra preparazione in vista della partita. Da anni è nell’aria e a noi non cambia nulla. Non ho sentito Zamparini e non so se ci saranno novità».
TIFOSI VERONA: «Assenza tifosi Verona ci può favorire? A noi non cambia nulla. Davanti al proprio pubblico quando le cose vanno bene fa bene quando vanno male può essere deleterio. Noi dobbiamo continuare così, sappiamo che incontriamo una squadra che ha fatto 5 punti nelle ultime 7 partite ed è in crisi ma non dobbiamo adagiarci perché hanno una squadra forte. Per loro può essere la partita della svolta perché giocano con la prima in classifica e noi non dobbiamo mollare. Domani andremo in campo con la mentalità di vincere. La squadra può cambiare in base a come giocherà il Verona. Al di là del modulo cercheremo di vincere dal 1’».
ASSENZE COL VERONA: «Giocheranno in 11. Struna è indisponibile e valuteremo in questi giorni la sua condizione. Non ci saranno nemmeno Ingegneri e Lo Faso. Saranno in 23 convocati, ma in 11 giocheranno titolari».
DAWIDOWICZ: «Dawidowicz? Lo saluterò, con me ha sempre giocato. Si è assentato per qualche partita per le pre convocazioni dei Mondiali. Ha scelto di andare al Verona ma io ho dei difensori che stanno facendo molto bene. Lui ha fatto delle scelte e lo saluterò perché il saluto non si nega a nessuno, dopo il fischio d’inizio saremo nemici».
OBIETTIVI: «Nostra forza compattarci in trasferta? Noi durante la settimana prepariamo la partita alla stessa maniera sia in casa che fuori. Il nostro atteggiamento non cambia. Alleniamo tutte le situazioni. Col Pescara mi è piaciuto l’essere squadra e capire i momenti della gara. Dobbiamo sapere cosa fare quando ha palla il portiere e non devono giocarla, noi dobbiamo essere bravi. Se cambierà qualcosa in base al modulo del Verona? Lavoriamo su diversi accorgimenti e su diversi moduli. Magari lavoriamo una settimana su un modulo e poi gli avversari cambiano all’ultimo. Più tempo si ha per lavorare più si migliora. Col Pescara Falletti ha fatto il terzino e tutti i centrocampisti hanno corso come non mai e lì non c’era più un modulo perché tutti si sacrificavano. Quando si ha questo spirito le tattiche cambiano poco. Noi dobbiamo riprenderci quello che è scappato lo scorso anno e solo con gli allenamenti è possibile altrimenti saremmo solo una bella squadra. Noi dobbiamo affrontare una partita alla volta, sono tutte fondamentali e pensare alla gara persa a Frosinone. Spesso sarà possibile vincerle tutte».
GOL CALCIATORI IN NAZIONALE: «Quando i calciatori vanno in Nazionale sono contento per loro perché è un palcoscenico importante e spero che tornino senza che si siano fatti male. Se fanno gol per loro è una soddisfazione. I gol li fanno tornare carichi? Dipende dal momento vissuto con il club. Loro sono contenti quando vanno in Nazionale e quando tornano lo sono pure. Pausa al momento sbagliato? Non lo sapremo mai. La sosta serve per recuperare energie e far rifiatare chi ha tirato la carretta. Abbiamo fatto 5 partite in 20 giorni e abbiamo fatto rifiatare chi non si è mai fermato».
PARTITA DI DOMANI: «L’allenatore ha il compito di fermare l’entusiasmo quando le cose vanno bene e dire che il campionato è lungo, ma quello è la vita. È una nostra abitudine non accontentarsi e vogliamo ottenere il risultato. In settimana vedo la squadra allenarsi con voglia e scegliere gli 11 è facile perché chiunque scelgo scelgo bene, ma è difficile perché devo gestire tutti e i ragazzi devono rispettare le scelte. Io penso che domani il Verona dovrà vincere per riprendersi a livello di classifica e morale e vorranno dare il massimo, se noi rispondiamo e scendiamo in campo con il veleno agli occhi conquistiamo i tre punti. Dobbiamo essere bravi a cercare di ridurre al massimo i periodi negativi».
GROSSO: «Cosa penso di Grosso? Avete fatto la stessa domanda lo scorso anno quando abbiamo giocato contro il Bari e abbiamo pareggiato (ride, ndr). È giovane, fa giocare bene la sua squadra e quest’anno non gli sta girando tutto bene. Lui è forte e riprenderanno il loro cammino».