Alla vigilia del match col Lecce, il tecnico del Palermo Roberto Stellone è intervenuto in conferenza stampa. Il tecnico rosanero ha parlato del momento vissuto dai prossimi avversari, dei suoi calciatori e delle prossime sfide dei rosa ma non sono. Di seguito le dichiarazioni raccolte dalla nostra redazione:
LECCE: «Incontriamo una squadra che vive un inizio di stagione importante come risultati e prestazione. Hanno entusiasmo che ti dà una promozione. Si sono anche rinforzati con calciatori di categoria, hanno un allenatore molto bravo che ha salvato la Ternana e che conosco. Questo deve essere per noi un motivo in più per affrontare la partita con il coltello tra i denti dal primo minuto. Loro vengono da una vittoria importante e vorranno continuare questa scia contro una squadra prestigiosa. I ragazzi lo sanno, il Lecce gioca bene, attacca, calcia e fa buon possesso. Dobbiamo essere pronti a partire forte».
CAMBI: «Le scelte di domani saranno fatte in base a tante variabili, anche perché in tredici giorni giocheremo quattro partite e cercherò di ruotare più giocatori possibili perché serve a tenere tutti sulla corda e creare competizione. Se facessi solo uno o due cambi andrei a toccare situazioni che non vorrei si creino. Abbiamo una sorta di idea per le prossime partite, ma sicuramente ruoteremo più giocatori possibili nelle prossime quattro partite. Calcoliamo tutto. Sappiamo che penalizziamo alcuni e premiamo altri, ma valuto che tra tre giorni giocheremo una partita importante. Chi non giocherà rispetto al Crotone non sarà una bocciatura. Io sono sereno e tranquillo. Quando si hanno calciatori che stanno facendo bene non è facile fare delle scelte, ma io voglio farle perché ci sono mille motivi per farle e per tenere la competizione alta. Se a Lecce dovessimo fare una partita e vincere al 99% cambieremo col Venezia, ma anche nelle prossime. Io vado dietro all’aspetto fisico e cerco di far più cambi possibili. In base a dove voglio arrivare io trarrà giovamento lo spogliatoio per non arrivare al termine del campionato stremati. Se gioca uno o l’altro, in alcuni ruoli, per me è la stessa cosa. Non facciamo i cambi perché vogliamo fare una cortesia a chi ha giocato poco, ma perché possiamo permettercelo visti i giocatori a disposizione. Abbiamo avuto tempo per lavorare e ho sempre detto alla squadra che per vincere servono prestazioni ed equilibrio, anche rispetto delle scelte e allenarsi a 200 all’ora. Ho visto questo e mi fa ben sperare. Noi domenica dovremmo essere bravi e far diventare la partita meno difficile di quello che è. Dobbiamo essere pronti ad una gara di sacrificio da parte di tutti».
SCELTE COL LECCE: «Formazione? Oggi non la do, l’ho già detta ai ragazzi. Non vogliamo dare vantaggi agli avversari anche perché potrei cambiare qualcosa prima della partita. Non è scritto che se si cambiano 4 o 5 giocatori i risultati sono assicurati o negativi. I ragazzi venivano da una vittoria col Perugia e con il Brescia sono stati cambiati diversi calciatori e non è stata fatta una buona prestazione. In queste quattro partite io voglio far ruotare diversi calciatori anche per far scelte più giuste e far rifiatare i giocatori perché non tutti saranno al 100%. Se si fanno diversi cambi e si vince l’allenatore è un grande, se si perde è sbagliato perché si dirà “come si fa a cambiare chi ha fatto bene?”. Io ho una rosa di 22-23 elementi che devono essere tutti titolari e lo devo dimostrare. I ragazzi accettano le scelte e se gioca uno rispetto all’altro non sono tutti contenti».
TOURNOVER: «Noi ci alleniamo in un modo che il ritmo partita lo prendi subito. L’intensità deve essere la stessa, ma in queste quattro partite ci saranno giocatori che ne giocheranno quattro, alcuni tre e altri zero. A chi non giocherà dirò di non mollare perché se mollano non arriverà il loro momento. A chi giocherà tutte le partite dirò di dosare le energie. Cerchiamo di ruotare il più possibile pensando partita dopo partita. Domani in campo andrà la squadra migliore per vincere e così via nelle altre».
PUSCAS: «Puscas non deve dimostrare nulla. E’ forte, ha fatto benissimo negli ultimi due anni. E’ tornato carico per i gol fatti in Nazionale ed è importante come tutti gli altri attaccanti. Viene considerato tale e in queste quattro partite potrà farne quattro, tre o due. Gli manca solo il gol per far diventare questa stagione importante per lui e per il Palermo».
STRUNA E RISPOLI: «Ho fatto una chiacchierata e con l’allenamento vedo se vogliono dare il loro contributo, se si allenano bene e vogliono giocare. I giocatori in scadenza mi hanno fatto capire che vogliono giocare. Non so se saranno domani in campo o col Carpi».
PESCARA: «Il Pescara sta facendo un ottimo inizio di stagione, dove come ogni anno c’è una squadra che non viene messa tre le favorite e fino ad oggi loro sono una sorpresa. Ad inizio anno nessuno pensava loro potessero essere primi, bravi loro ma ancora è presto per etichettarli come favoriti, così come quelle dietro non devono essere tagliate fuori. Il Lecce ha grande entusiasmo e negli ultimi anni alcune squadre hanno fatto un doppio salto. Quando si ottengono risultati come la promozione l’entusiasmo è a mille e si ha anche un pizzico di presunzione di non dover vincere per forza visto che sono neopromossi. Il lecce è una squadra da rispettare».
DUTTILITÀ: «Dobbiamo essere una squadra che riesce a cambiare pelle e questo dipende dagli allenamenti e dalla duttilità dei giocatori. Se viene fatto è perché ci alleniamo per questo e perché i giocatori lo permettono. Possiamo fare anche con chi andrà in campo domani diversi moduli. Se giochi con una difesa a 4 e il terzino spinge sempre diventa sempre a 3. Più si ha tempo per lavorare più soluzioni si hanno. Durante la settimana lavoriamo su diversi moduli e su diversi aspetti ma questo è merito della squadra».
MANCOSU: «Mancosu? Può ricoprire divesi ruoli. Sta facendo benissimo. Noi parliamo alla squadra e dico che quando si gioca con un 4-3-1-2 serve schermo davanti la difesa. Non ci sarà una marcatura asfissiante, ma lo andrà a marcare chi ci sarà vicino e cercheremo di creare sempre una sorta di superiorità numerica».