Intervistato da “GQ”, l’esterno d’attacco del Borussia Dortmund, Marco Reus ha parlato del suo periodo di lontanaza dal mondo del calcio a causa di un grave infortunio: «La solitudine è quello che ti consuma di più durante la riabilitazione, bisogna sempre lavorare sodo. Darei tutti i miei soldi per essere sano e per fare il mio lavoro, per fare quello che amo giocare a calcio. Questo non è un infortunio normale, ci vogliono sei o sette mesi, bisogna essere forti di testa, non puoi aiutare la squadra, ma solo seguire il tuo programma di recupero. Non ho mai pensato di smettere, non è mai stata un’opzione per me, la riabilitazione non è stata facile, ma la mia fidanzata, la famiglia e gli amici mi hanno aiutato in questo momento difficile, vedi chi è veramente con te. Tornerò quando il mio corpo mi dirà che è pronto, è anche una questione di fiducia che il corpo ti dà. Che si tratti di gennaio, febbraio o marzo, ancora non lo so».