Stasera Italia-Macedonia del Nord. Dimitrievski: «Per noi è storica la vittoria di Palermo che costò il Mondiale agli azzurri»

L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma su Italia-Macedonia del Nord in programma questa sera e riporta le parole del macedone Dimitrievski.

Stasera mi aspetto una partita complicata e combattuta. Sappiamo che l’Italia deve vincere per raggiungere la qualificazione a Euro 2024, ma anche noi abbiamo bisogno di fare punti. È difficile, ma speriamo ancora di raggiungere gli spareggi playoff. Ecco perché siamo venuti a Roma molto determinati per provare a fare una grande gara». Parola di Stole Dimitrievski, portiere del Rayo Vallecano e numero uno della nazionale macedone, che proverà con le sue parate a fermare per la terza volta gli Azzurri nel giro di 12 mesi.

Solamente un anno fa a Palermo lasciavate l’Italia fuori dal Mondiale… «Quella è stata una partita storica per tutta la Macedonia del Nord. Una notte incredibile. Grazie al gol di Trajkovski abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Io poi ho un rapporto speciale con l’Italia. Debuttai in Nazionale nel 2017 a Torino e facemmo 1-1, come due mesi fa nella gara di andata. Siete una big del calcio mondiale, eppure contro di voi troviamo sempre il modo di dare il meglio».

C’è qualche giocatore della squadra di Spalletti che teme o le piace particolarmente? «Ammiro molto Dimarco. Sta facendo un campionato fantastico nell’Inter. Il pericolo? Dico Chiesa. Federico è davvero fortissimo: ho ancora negli occhi il gol e la partita che fece in semifinale a Euro 2020 contro la Spagna».

All’andata ha conosciuto da vicino il suo idolo Buffon. Come è andata? «Che emozione! Gigi è una leggenda, il miglior portiere della storia del calcio. È il mio idolo da quando ho iniziato da bambino a giocare tra i pali: parlarci è stato davvero bello».

Cosa vi siete detti? «Mi ha firmato la sua maglia della Juve, quella che ogni tanto indosso in allenamento, e gli ho raccontato che per me è un vero punto di riferimento. Sono cresciuto guardando all’infinito le sue parate».

I tre miracoli di Gigi che porta nel cuore? «Sicuramente il salvataggio sul colpo di testa di Zidane nella finale Mondiale. Nel 2006 fu fenomenale anche su Podolski contro la Germania e poi scelgo il volo incredibile nella finale di Champions sul cabezazo di Inzaghi. Parate che solo Buffon sapeva fare».

Adesso tra i pali azzurri c’è Donnarumma. Le piace? «Anche Gigio è un grande. Non a caso è stato il miglior giocatore dell’ultimo Europeo. L’Italia da sempre ha avuto grandi portieri. Tra quelli attuali stimo molto Vicario, che al Tottenham sta andando fortissimo, e Provedel della Lazio».

Le piacerebbe giocare nella nostra Serie A? «Da ragazzo firmai per l’Udinese, ma poi venni mandato subito al Granada. Ormai sono 12 anni che sto nella Liga e mi trovo benissimo al Rayo Vallecano. Dovesse esserci in futuro la possibilità, perché no? Il vostro campionato mi piace. Verrei volentieri in Italia».

Dieci giorni fa con le sue parate ha fermato sullo 0-0 il Real Madrid al Bernabeu. L’Italia è avvisata… «Abbiamo giocato una grande partita. Riuscire a fermare campioni come Bellingham e Vinicius, facendo anche clean sheet è stata una grandissima soddisfazione».