Stadio Renzo Barbera, intoppi per la convenzione. Cosa prevede l’accordo

L’amministrazione Lagalla e il Palermo Football Club, guidato dall’amministratore delegato Giovanni Gardini, hanno trovato l’intesa definitiva sull’accordo per lo stadio Renzo Barbera. Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia e dal giornalista Giancarlo Macaluso, il piano prevede interventi di adeguamento ai criteri UEFA e un miglioramento strutturale dell’impianto, con investimenti complessivi che superano i 47 milioni di euro.
Stadio Renzo Barbera, intoppi per la convenzione «Necessario un bando»
L’investimento e il canone
L’accordo stabilisce che il Palermo destinerà almeno 30 milioni per l’ammodernamento generale dello stadio, ai quali si aggiungono 17 milioni necessari per l’idoneità statica dell’impianto. Tuttavia, il Comune non ha le risorse per finanziare questi interventi, rendendo così indispensabile l’ingresso di capitali privati.
In cambio, il club rosanero verserà un canone annuo di circa 430 mila euro, con un incremento progressivo:
+1% fino al 2031,
+3% fino al 2035,
+5% fino al 2039,
+7% dal 2040 in poi.
A queste cifre va aggiunto il Cup, il canone unico patrimoniale, per la pubblicità all’interno dello stadio. Il Palermo, inoltre, potrà richiedere al Comune l’autorizzazione per installare nuovi spazi pubblicitari sia all’interno che all’esterno, purché all’interno del perimetro della recinzione.
Nuove aree per il club
Un altro punto rilevante dell’accordo riguarda la concessione di alcuni spazi aggiuntivi al Palermo, come riportato dal Giornale di Sicilia. Il club avrà la possibilità di presentare un progetto per l’ex campo nomadi e di utilizzare altre aree in via temporanea, tra cui:
Gli spazi antistanti lo stadio delle Palme e l’Ippodromo,
Il parcheggio di Piazza Giovanni Paolo II, utilizzabile alla vigilia e il giorno delle partite casalinghe,
L’area nei pressi del ristorante La Scuderia.
Un accordo, dunque, che tiene conto anche delle esigenze imprenditoriali del club, con l’obiettivo di garantire stabilità economica e strutturale nel lungo periodo.
Tempistiche e obiettivi futuri
La bozza di convenzione prevede due anni per la progettazione e un massimo di 15 anni per la realizzazione di tutti gli interventi. Il piano è stato concepito anche in ottica internazionale, con lo sguardo rivolto agli Europei del 2032, evento per cui il Barbera, nelle condizioni attuali, non potrebbe essere preso in considerazione.
Come sottolineato da Giancarlo Macaluso, ci sono voluti nove mesi di trattative per definire ogni dettaglio dell’accordo. Tanto che chi ha partecipato ai negoziati ha evidenziato come qualsiasi modifica rischierebbe di far crollare l’intero impianto dell’intesa.
Infine, il Comune ha ottenuto alcune giornate di utilizzo dell’impianto per eventi senza scopo di lucro. In particolare, saranno tre le giornate annuali riservate a eventi pubblici e il Comune avrà per cinque giorni l’anno l’uso del Pallone di viale del Fante, una volta ristrutturato.