Stadi al 100%: «Non c’è altra strada»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla capienza degli stadi.

Aspettando il 75% si pensa al 100. I numeri sono le percentuali della capienza consentita negli stadi alla luce dell’andamento dell’emergenza Covid. L’attuale 50 per cento dovrebbe andare presto in soffitta, questa è la settimana del nuovo decreto governativo per l’aumento dei limiti, ma ieri il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha provato a fissare anche una tabella di marcia per l’obiettivo massimo.

Il ritorno alla completa normalità in termini di spettatori allo stadio potrebbe essere raggiunto «entro la fine dell’anno». Costa specifica che il discorso non riguarda soltanto gli stadi, ma anche i palazzetti, e questa è una novità visto che nelle ultime settimane erano stati proprio basket e volley gli sport più penalizzati dalle indicazioni degli scienziati. «Il green pass permette di porre l’obiettivo della capienza massima al 100%, anche per gli sport al chiuso – dice il sottosegretario ospite di “La politica nel pallone” su Rai Gr Parlamento – Dobbiamo proseguire con prudenza, rispettando quelle che sono le regole di sicurezza. È un elemento fondamentale, non secondario».

Sull’argomento 100 per 100 è tornato ancora una volta Paolo Dal Pino, presidente della Lega serie A: «Auspico questo risultato. Il Cts ha dato il via per il 75%, ma per noi esiste solo il 100%. Se si tratta di un breve periodo ok, ma nel resto d’Europa intorno a noi tutti hanno gli stadi al 100%, dalla Spagna all’Inghilterra alla Svizzera». Dal Pino sottolinea ancora una volta la necessità di una svolta anche perché il problema non sono solo gli incassi del «botteghino» (fra l’8 e il 9 per cento dei ricavi, circa 300 milioni a stagione), ma tutte le attività si sponsorizzazione e di marketing, condizionate da un’apertura a metà degli impianti: «Non è giusto – dice Dal Pino – che i nostri club soffrano in termini economico finanziari in modo così rilevante e non si cerchi di accelerare con misure utili per ritrovare il pareggio economico».