«Di Francesco via? Non me l’aspettavo, pensavo che il contratto contasse ancora qualcosa e che la clausola di 3 milioni fosse una garanzia. Non posso trattenerlo con la forza, faccio lo stesso con i 10 mila dipendenti sparsi per il mondo: se vuole lasciare, pazienza. Di Francesco ha altri due anni di contratto e una penale da pagare in caso di rescissione. Di questo dovremo parlare con la Roma. Aspettiamo. Il suo successore? Non lo so. Posso dire che allenatore cerchiamo: italiano, tra i 40 e i 50 anni. Funzionale al progetto: puntare sui giovani, come ha fatto così bene Di Francesco. Berardi? Non ho capito cosa vuol fare, vorrei che restasse per diventare la bandiera del Sassuolo. Ma dopo quello che è successo con Di Francesco non ho più certezze, comunque faremo di tutto per tenerlo. Quali sono i nostri obiettivi? Arrivare entro un paio d’anni tra le prime 6-7 e poi pensare alla Champions: tra due stagioni l’Italia avrà 4 squadre. Faremo il salto di qualità anche grazie al nuovo centro d’allenamento pronto nel 2018: non sarà come Milanello, ma quasi». Queste le parole rilasciate da Giorgio Squinzi, presidente del Sassuolo, ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.