Intervistato dai microfoni de “LaCasadiC” Gionatha Spinesi ha rilasciato una lunga intervista parlando del Catania.
Ecco qualche estratto:
«Mi presero per scemo perché dopo la sfida dell’andata alla Juve Stabia dissi che aveva tutte le carte in regola per giocare anche in Serie A. Ora sono ritenuto una sorta di veggente ma non ho mai avuto dubbi: da attaccante, semplicemente, riesco a capire le caratteristiche. Si tratta di un giocatore completo, pronto. Lo si percepisce dal controllo palla, dal tiro, dal colpo di testa e da come attacca gli spazi. Fisicamente si avvicina molto a Vlahovic. Ho visto un ragazzo educato, umile. Non credo di sbilanciarmi: sarà il futuro della Nazionale»
Non solo Luca Moro però. Perché a Catania, nonostante un contesto drammatico fin dall’inizio, vi è un gruppo di uomini pronto a fronteggiare ogni ostacolo. E Gionatha, dopo aver toccato da vicino la situazione, confessa orgoglioso. «Mi sono sempre esposto su questo tema. Faccio enormi complimenti ai ragazzi, a Baldini e a tutti quelli che sono rimasti. Nessuno rimarrebbe a lungo in un posto senza prendere soldi a fine mese. Senza poter fare la doccia calda a dicembre. Eppure loro sono lì, onorano la maglia, si isolano dai problemi , non si lamentano mai, credono in questo progetto. Tutti coesi, sperando di essere acquisiti da una figura seria. Senza le penalizzazioni il Catania sarebbe in piena zona playoff invece la squadra per colpe non sue si ritrova ad essere invischiata anche nel discorso playout e c’è un ulteriore impegno da sobbarcarsi ma sono sicuro che tutti reagiranno nel migliore dei modi».
La domanda di un’intera città però è interamente rivolta al domani. «Con troppa carne al fuoco si rischia di fare solo fumo ed in molte società è accaduto questo, tra mille cordate ed altrettante figure. Quando invece, come in questa situazione sembra non esserci nessuno , probabilmente all’orizzonte ci potrebbe già essere movimento da parte di gente importante. Prendere il club adesso, per tutto il contesto a cui appartiene, significherebbe scavare e trovare l’oro. Non posso credere che non ci sia alcun interesse per una piazza del genere».