Spinelli rivela: «Volevo prendere Diamanti, ma…»
«Nel calcio non contano i nomi, vale chi corre, chi lotta e chi sente la responsabilità di essere vicino al traguardo, non possiamo perdere l’obiettivo per nervosismi o intemperanze come è successo ad Arezzo. Non si fanno due belle prestazioni come con Siena e Viterbese per poi perdere con Monza e Arezzo, non c’è giustificazione. Ci sentiamo appagati, ma non siamo nessuno se non corriamo e non lottiamo. C’è da capire se Mazzoni e Vantaggiato sono mentalmente a posto, altrimenti non devono giocare. Il nervosismo non fa bene, uno deve arrivare in campo sereno. Soprattutto il portiere, che è il ruolo più delicato. Dimissioni Pecini? A gennaio non abbiamo rinforzato la squadra, l’abbiamo indebolita. Volevo prendere Diamanti, è partito per cifre importanti, ma potevamo arrivare ad un compromesso. Invece mi è stato detto che la squadra avrebbe vinto il campionato. E allora che lo faccia». Queste le parole rilasciate da Aldo Spinelli, presidente del Livorno, ai microfoni de “La Nazione”.