Intervistato da “CittàdellaSpezia.com” il difensore dello Spezia Lukas Muhl ha toccato vari temi.
Ecco qualche estratto:
«Spezia mi piace, c’è un clima fantastico, sempre attorno ai 25-30 gradi. Mi piace la zona del porto, il centro città, qui mi trovo bene, mi piace. La posizione in cui gioco ora, al centro della difesa, mi piace, penso sia il ruolo migliore per me. All’inizio non sono partito bene, così come la squadra non è partita al meglio perché doveva entrare negli automatismi. Ma siamo una buona squadra, lavoriamo molto e ora stiamo migliorando».
«Pisa?Per noi il primo tempo è stato molto buono, avremmo dovuto segnare un gol perché abbiamo avuto le occasioni. Il secondo è andato meno bene ma è stato comunque di buon livello. Io mi sto adattando sempre di più, fisicamente sto migliorando. Devo imparare e capire meglio il calcio italiano, ma lavoro per questo. Lavoro giorno dopo giorno per migliorare e crescere, ma penso che posso ancora raggiungere un livello migliore fisicamente. Provo a dare tutto per fare il meglio per lo Spezia, metto sempre la squadra al primo posto ed è una cosa importante per me. Quando lavori sodo riesci a raggiungere quella conoscenza che magari ti manca. Abbiamo visto molti video di cosa non andava, abbiamo parlato chiaro e ci siamo detti che potevamo migliorare. Qui tutti possono giocare, veniamo da cinque punti in tre partite e ora dobbiamo continuare per questa strada».
«Il calcio italiano è molto diverso da quello austriaco o tedesco, anche i club di Serie B hanno ottimi giocatori, bravi tatticamente e tecnicamente. Il gioco è diverso, in Austria ci sono molti più ‘up and down’, qui si lavora più sulla tecnica. Tutte le squadre sono forti, ci sono attaccanti di alto livello, ogni squadra ha punte importanti. Devi essere bravo difensivamente, migliorare le tue caratteristiche, e per farlo devi lavorare per adattarti al calcio italiano. Capisco l’italiano in campo, basta che le frasi siano corte e riesco a comprendere cosa mi si dice”, racconta sorridendo. “Sto imparando, ma anche se con l’inglese mi aiuto».