Il Chief Football Officer dello Spezia Eduardo Macìa ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta nello spareggio contro l’Hellas Verona e conseguente retrocessione in B.
Ecco le sue parole:
«Sono qua perché questa partita lascia un dolore profondo in tutti noi: tifosi, proprietà, calciatori e staff, e io voglio sono qui per prendermi le mie responsabilità. Da domani inizieremo a fare un’analisi approfondita della stagione, un periodo di riflessione per capire dopo sono stati fatti gli errori da luglio ad adesso, per ripartire subito e ricreare un percorso che possa consentire allo Spezia di ritornare nel palcoscenico della A. C’è stato un colloquio molto sincero con la Proprietà, abbiamo pensato a cosa fare se le cose fossero andate bene e cosa fare se le cose fossero andate male. Dobbiamo migliorare tanto, anche ci fossimo salvati ci sarebbe stato da riflettere bene sulla stagione, per crescere sotto tanti punti di vista. Ora da domani penseremo alla prossima stagione: nessuna paura, andiamo avanti e da domani penseremo alla pianificazione. Ripeto, sono il primo responsabile, però dico che c’è voglia infinita di ripartire, perché crediamo in questo progetto e perché c’è la volontà di migliorare le cose: vogliamo riscattarci, ma oggi è il momento della delusione e dobbiamo accettarla. Non sono qui per puntare il dito contro l’allenatore o qualche giocatore, il gruppo squadra è molto unito e ha dato tutto. Oggi punto il dito contro me stesso, perché come ho detto il primo responsabile sono io ed è per questo che andrò a riflettere profondamente su come organizzare la stagione che verrà, pensando all’allenatore, alla strategia di allestimento della rosa e tutte le altre decisioni che saranno da prendere. Ho sempre detto che si va in campo per qualcuno e quel qualcuno è la nostra gente, che non ci ha mai fatto mancare la propria fedeltà. Mi spiace di cuore, ma sopra il cuore c’è anche la testa che dice che è anche per loro che vogliamo ripartire da domani. La Proprietà ha grande voglia, ve lo assicuro, di ripartire. Sono stati tre anni meravigliosi per una città che ha dato l’anima per vedere la sua squadra in Serie A e quindi questo sentimento deve essere il nostro motore per programmare la prossima stagione».