L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara dello Spezia contro il Palermo e riporta un’intervista a Nikolaou.
Lo chiamano “Il Guerriero”. Fisico possente e carattere di ferro, Dimitris Nikolaou indossa la fascia di capitano in un momento delicato dello Spezia. Dopo una retrocessione dolorosa, la partenza di tanti big e un avvio di stagione difficile, tocca a lui guidare il club fuori dalle secche di una classifica inaspettatamente povera. «Sapevamo tutti che avremmo dovuto competere in un campionato molto difficile — ha detto il difensore greco — ma non ci aspettavamo una partenza così complicata. Ora siamo concentrati solo sul lavoro quotidiano e siamo determinati a continuare nella striscia positiva».
Lei che segnò al Barcellona in Champions dopo un’autorete sa come rialzare la testa. «Il gol in casa del Barcellona è stato un’emozione incredibile e ancora oggi a volte faccio fatica a credere di aver segnato quando ripenso a quella serata. Si è trattato del momento più bello della mia carriera, almeno fino ad oggi, e lo porterò sempre con me».
Venite da tre risultati utili, contro il Palermo lunedì un’altra caduta sarebbe rovinosa. «A Palermo affronteremo una partita molto difficile contro una squadra che sta andando fortissimo e che ha ambizioni importanti. Noi dovremo andare al Barbera con umiltà e grinta, cercando di mettere in campo tutte le armi a nostra disposizione, mantenendo sempre altissima la concentrazione fin dalle prime fasi di gioco e lottando fino alla fine ».
Affronterà Brunori. In B ci sono bomber di razza come Pohjanpalo, Cutrone, Coda… «Al di là del nome, gente esperta, ma anche giovani ai quali basta lasciare un briciolo di spazio e possono fare sempre gol e risolvere la partita nell’unica giocata che gli viene concessa».
I fratelli Esposito, Elia, Antonucci, Kouda, Cipot. Forse ai giovani serve tempo. «Siamo la rosa più verde del campionato. Ci sono giovani con qualità importanti e tanta voglia di dimostrare il valore, ma quando c’è un progetto di questo tipo, bisogna dare a loro il tempo di crescere e migliorare, pertanto sta a noi calciatori più esperti il compito di spronarli e consigliarli giorno dopo giorno, in allenamento così come in partita».
E qualche senatore sbuffa, come Ekdal che dal ritiro della Svezia si è lamentato per il suo scarso utilizzo… «Ekdal è il calciatore più esperto che abbiamo in rosa, un elemento di grande esperienza e un’ottima persona, molto importante per questa squadra. Fino ad oggi ha sempre saputo darci una grande mano, sia in campo che nello spogliatoio, e sono sicuro che continuerà a darcela come ha sempre fatto perché è un grandissimo professionista».
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