Spezia, Degli Innocenti: «La salvezza resta il primo, una volta raggiunto cercheremo di divertirci e di far sognare i tifosi»
Il centrocampista dello Spezia, Duccio Degli Innocenti, ha raccontato il suo percorso calcistico e le sue prime impressioni sull’esperienza con i bianconeri in un’intervista a Il Secolo XIX. Tra ricordi di gioventù, esperienze di crescita e un presente da protagonista, il giovane classe 2003 si è soffermato sui suoi obiettivi personali e collettivi, mettendo in evidenza il legame con il gruppo e la voglia di continuare a migliorare.
«Sono nato e cresciuto nell’Empoli, dove ho giocato a pallone dall’età di 8 anni, vincendo un campionato under 16 e un campionato Primavera. In prima squadra ho fatto qualche apparizione in serie A e in coppa Italia ma non trovavo spazio. A Lecco invece l’ho trovato. Un’esperienza importante, perché poter giocare con continuità alla mia età mi ha fatto crescere molto, sia dal punto di vista tecnico-tattico che mentale, giocandomela da titolare in un campionato tosto come la B. Abbiamo avuto tanti problemi, non so spiegarmi bene la retrocessione, sono soddisfatto perché mi sono ritagliato uno spazio importante, anche se poi il risultato sportivo non è stato dei migliori. Le sfide con lo Spezia? All’andata ero subentrato, mentre al ritorno al “Picco” giocai titolare e in quello stadio mi emozionai già tantissimo. Stadi che mi hanno colpito? Oltre al Picco penso che lo stadio di Marassi sia uno dei piu belli, mi ha colpito. Quando siamo venuti al Picco ero rimasto impressionato perché c’era un’ atmosfera particolare, forse perché eravamo entrambe messe molto male in classifica. All’ultimo turno poi giocammo al Tardini di Parma e capitammo in mezzo alla festa promozione, ma noi non avevamo nessuna voglia di far baldoria».
L’INSERIMENTO – «Non ho avuto problemi a inserirmi in questo fantastico Gruppo, malgrado venissero da una stagione difficile ho trovato sì un gruppo unito, ma formato da ragazzi disponibili così come lo staff che segue la squadra. Ho sempre fatto il play ma anche l’anno scorso ho giocato spesso mezzala, sono duttile perché mi trovo bene sia a sinistra che a destra. Concorrenza con Salvatore Esposito? No, anzi allenarsi con giocatori come lui ed altri così forti mi aiuta ad alzare l’asticella della qualità. Mastino o regista? Cerco di trovare il giusto mix nei recuperi palla, ma anche in grado di ragionare sulle giocate. Nella fase di possesso ma anche senza palla cerco di farmi trovare pronto. Lavoro tanto nel cercare di prevenire i movimenti e le linee di gioco».
L’EX COMPAGNO BANDINELLI – «Con lui avevo già giocato, sono contento perché mi ha sempre aiutato, essendo più grande mi ha sempre dato buoni consigli, abitiamo entrambi nella zona di Valdarno a pochi minuti di distanza. D’Angelo? Premia il lavoro settimanale come testimoniano le partite. Cerco di soddisfare le sue richieste, ovviamente più spazio avrò e più sarò contento, mi impegno al massimo durante la settimana per farmi trovare pronto come è accaduto nelle ultime partite. Avversarie? Sassuolo per qualità della rosa, ma noi non siamo da meno. Obiettivo? La salvezza resta il primo, una volta raggiunto cercheremo di divertirci e di far sognare i tifosi».