Spezia, D’Angelo si presenta: «Serie B campionato dove l’equilibrio regna sovrano»
Nella giornata odierna, tramite una conferenza stampa, è stato presentato il nuovo tecnico dello Spezia D’Angelo. L’ex Pisa prenderà il posto dell’esonerato Alvini.
Di seguito le sue parole:
«Ho percepito subito la voglia da parte del Club di tesserarmi come allenatore e questo ha fatto per me la differenza, tanto che ci è voluto pochissimo per convincermi. Voglio anche io salutare mister Alvini, che conosco benissimo: è un allenatore molto preparato, dal punto di vista umano ineccepibile. Ho notato subito che la squadra è a un buon livello, che ha lavorato bene e quindi di questo gli va dato merito. E’ chiaro che qualcosa fino ad oggi può non aver funzionato al meglio, altrimenti la classifica sarebbe diversa, ma credo che questa non sia una squadra morta e inerme, ma che al contrario abbia le qualità per rialzarsi. Sono stato cinque anni a Pisa, è una piazza calda, come so che è una piazza calda quella di Spezia e io posso dire a voi, così come ai tifosi, che metterò tutto quello che ho per far sì che lo Spezia risalga e che torni ad essere quella squadra che tutti si aspettano. Ho subito percepito che i ragazzi ci tengono tanto per far sì che le cose migliorino, ci saranno state sicuramente anche difficoltà psicologiche dovute alla retrocessione, ma cercherò di portare attraverso il mio gioco un qualcosa in più per risollevare la situazione. Non sono un grande oratore, cerco quindi di rispondere con i fatti e non con le parole. Mi fa piacere che la tifoseria mi abbia accolto bene, l’idea è quella di non deluderli e dare tutto me stesso per apportare benefici. Nel calcio non ci sono ricette scritte, questo sport non è una scienza, è un gioco dove il fattore umano è molte volte sottovalutato; non ci si rende conto che abbiamo a che fare con ragazzi che sono sotto una pressione molto forte, non è semplice dopo una retrocessione ricominciare e quindi la cosa che chiedo, con grande umiltà, è quella di rimanere il più possibile vicino a questi ragazzi perchè sono sicuro che anche grazie all’unità di tutte le componenti, sapremo cambiare passo. La squadra si adattava bene anche al modo di giocare di Alvini, ci sono giocatori difensivi molto fisici e aggressivi, io ho un’idea di gioco diversa, assolutamente non migliore o peggiore, ma comunque con delle diversità. Sono però contento della rosa che ho a disposizone, ha grandi qualità fisiche e ottime doti tecniche. Il modulo invece è ancora troppo presto per essere delineato».
«Ancora non ho parlato singolarmente con i giocatori, ma di sicuro lo farò, sia coi più giovani che con i più esperti. Non mi piace il discorso che siccome un giocatore è più esperto si deve prendere più responsabilità, quelle vanno divise equamente tra giocatori e allenatore, non sarà l’età a decretare le mie scelte di formazione. C’è tutto il tempo per risollevare la situazione, è un campionato lungo, indecifrabile, che può avere colpi di scena, è un torneo con una storia ampia e, ripeto, ci sono tutte le possibilità per uscire dalla situazione in cui siamo. La capacità dei direttori di convincermi ha fatto la differenza: non hanno fatto fatica, ho accettato praticamente subito, così come anche la grande forza della Proprietà, non solo da un punto di vista economico, ma anche di strutture. Poi conosco la passione di questa gente, per la squadra e per la maglia, dunque c’erano tutte le condizioni per dire di sì. Dobbiamo cercare di sfruttare al massimo i giocatori che abbiamo, sfido chiunque a dire che la rosa della squadra non sia buona. Il mercato di gennaio è troppo in là, non voglio parlarne, anche perché voglio conoscere bene il materiale che ho a disposizione, soprattutto dal lato umano, che è un tratto fondamentale in situazioni di difficoltà come queste.
Penso che non si giocheranno partite semplici in questo campionato, la Serie B è il campionato dove l’equilibrio regna sovrano, ogni partita è una vera lotta, che a volte va al di là delle capacità tecniche e il fatto che nel prossimo turno ci aspetta una grande avversaria come la Sampdoria deve essere uno stimolo ulteriore per fare bene e cercheremo dunque di portare a casa la vittoria, perchè fa parte del nostro lavoro e perchè lo Spezia non può pensare di andare per i campi a far villeggiatura, ma deve voler provarsi a imporre sempre. La capacità principale di un calciatore è quella di avere cuore caldo e testa fredda. È facile quando le cose vanno sempre bene, però l’esistenza umana non è così, ci sono momenti in cui le cose volgono verso il temporale e in questi casi si deve avere la capacità morale di venirne fuori. Credo inoltre che al di là delle qualità, un calciatore debba dimostrare passione per quello che fa e deve dimostrarla ogni singolo giorno, perchè le qualità senza la passione non valgono niente. Oggi ho condotto il primo allenamento, quella di Follo è una buonissima struttura, dove c’è tutto per permettere a me e il mio staff di agire nel migliore dei modi».