Spesi sette milioni per cambiare il volto del Palermo. Il valore di mercato del parco giocatori è salito a 19 milioni di euro
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul calciomercato del Palermo a poche ore dalla chiusura drlla sessione estiva.
Un calciomercato d’estate così, a Palermo, non si vedeva da almeno un decennio: il Palermo-City nato il primoluglio ha speso sette milioni e 250mila euro per rinforzare o, meglio, rifondare la squadra, se si considerano solo le somme versate per gli acquisti e i riscatti a titolo definitivo, al netto dei bonus. E ha tesserato 14 volti nuovi, se si contano i prestiti con diritto di riscatto dalle società di serie A.
Un’iniezione di capitali per costruire la società del futuro dalle fondamenta: il valore di mercato della rosa stimato è salito a 19 milioni di euro e si è investito molto anche sul monte ingaggi di circa 12 milioni. Una rivoluzione. La metà dei nuovi arrivati, ben sette giocatori, sono stati ufficializzati nelle ultime tre settimane, al ritmo di tre acquisti ogni sette giorni.
Cioè da quando Corini è l’allenatore del Palermo e Leandro Rinaudo ha sostituito il dimissionario Renzo Castagnini come direttore sportivo: l’ex giocatore rosanero e lo scout del City Group Luciano Zavagno in pochissimo tempo hanno portato a Palermo rinforzi di primo piano per una squadra, che stasera, quando scadranno i termini della sessione di mercato, avrà un undici titolare dove l’unico “superstite” del vecchio Palermo certo del posto è il bomber Matteo Brunori.
Il biglietto da visita del City è stato il ritorno in rosanero di Brunori, mister 27 reti nel 2022, ripreso dalla Juventus per circa due milioni di euro. È stato il colpo più costoso della nuova era del City Group, seguito dall’ultimo affare tormentone che ha portato in Sicilia Dario Saric per 1,8 milioni di euro, dopo un braccio di ferro con di settimane con l’Ascoli.
Ma in rosa sono arrivati anche Stulac, con la formula del prestito e obbligo di riscatto a un milione (che virtualmente fa lievitare a 7,25 milioni la spesa del Palermo), Di Mariano, prelevato dal Lecce per un milione di euro e Segre, arrivato dal Torino per 500mila euro, più il prestito del giovane Corona, per cui i granata hanno il diritto di riscatto. E ancora il portiere Pigliacelli dal Craiova per 500mila euro. È costato 40mila euro il cartellino del serbo Devetak del Vojvodina, mentre l’approdo in rosanero di Nedelcearu è rientrato nell’affare che ha portato Giron al Crotone.
Un altro mezzo milione è servito per prendere a titolo definitivo Soleri — riscattato dal Padova per 200mila euro — e Damiani, rilevato dall’Empoli per 300mila. Mentre Mateju, jolly esperto della difesa, è arrivato da svincolato a parametro zero.