Il 29 maggio è una data storica per ogni tifoso del Palermo. E’ il giorno in cui, nel 2004, la squadra rosanero tornava in serie A dopo oltre trent’anni d’assenza. Ilovepalermocalcio, ha raccolto in esclusiva le testimonianze di tanti protagonisti di quella squadra. Da Guidolin a Toni, passando per capitan Corini e Di Donato. Ecco il ricordo dei protagonisti di quella magica notte:
GUIDOLIN: «Ho tanti bei ricordi di quella magnifica promozione, di quella bellissima cavalcata. Potrei dire la città imbandierata già un mese prima del 29 maggio. Potrei dire lo stadio quasi sempre pieno ed in festa, l’entusiasmo della gente che si faceva sentire sempre di più. E poi ancora la festa organizzata dai tifosi rosanero. L’abbraccio con Zamparini la notte di Palermo-Triestina. Ho tanti ricordi bellissimi, di un periodo bellissimo. Auguro con tutto il cuore al Palermo di tornare in serie A, perché i tifosi, la città e la squadra possano rivivere quei momenti». (di Giulia Nasca)
TONI: «Il ricordo più bello di quel 29 maggio è sicuramente il “Renzo Barbera” pieno. Non l’ho mai visto così, neanche l’anno dopo quando ci siamo qualificati in Uefa. Era uno stadio pieno di voglia, perché era da tanti anni che i tifosi rosanero non vedevano la serie A. Ho visto tanta gente e tanti fuochi, è sicuramente questo il ricordo più bello». (di Giulia Nasca)
CORINI: «Quel giorno ero infortunato e vidi la partita dietro i cartelloni pubblicitari sotto la gradinata. Mi ricordo l’atmosfera allo stadio, era fantastica perché tutti sapevamo che era la serata giusta e che nessuno avrebbe potuto portarci via il sogno di tornare in serie A dopo tanto tempo. Dopo il gol di Filippini fu chiaro che si sarebbe festeggiato, ricordo l’abbraccio in panchina con mister Guidolin, Foschi e tutti i compagni nell’attesa del triplice fischio finale. Dopo fu una grande gioia condivisa con tutto lo stadio, con ripetuti giro di campo!». (di Dario Aiello)
ZAULI: «A Palermo ho vissuto tre anni meravigliosi e ho vissuto emozioni incredibili. Il giorno della vittoria contro la Triestina e della promozione è indimenticabile. Solo a ricordare lo stadio con quell’entusiasmo mi vengono i brividi. Auguro a tutti i tifosi palermitani e ai ragazzi di Stellone di rivivere quella giornata perché è stato meraviglioso. Io sono stra convinto che il tifo palermitano spingerà la squadra ad un’altra grandissima impresa. Forza Palermo!». (di Manfredi Esposito)
JEDA: «Di sicuro ricordo molto bene il momento prima della partita, lo stadio era pieno e la gente euforica ancor prima dell’inizio. Il secondo ricordo più bello, invece, è arrivato dopo il fischio finale. Tutta la gente era in delirio in giro per la città, tutti festeggiavano quel giorno davvero indimenticabile. Infatti, era proprio questa la cosa più bella di quella stagione, era proprio l’entusiasmo della gente. Mando un saluto di cuore a tutta Palermo». (di Katia Virzì)
DI DONATO: «La sensazione positiva si aveva già dall’albergo. Si respirava un’aria di festa, ma allo stesso tempo c’era una grande tensione dovuta all’importanza della gara. La differenza l’ha fatta lo stadio. Ricordo che uscendo dal tunnel c’era già tutta la curva piena che cantava. Lì abbiamo capito che era fatta e che era la nostra giornata. Non potevamo sbagliare quella gara. Durante la partita si è vista la voglia di chiudere quella pratica e di festeggiare dopo 32 anni il ritorno in serie A del Palermo. Al fischio finale è stata un’apoteosi, lo stadio era una bolgia e tutti noi eravamo felicissimi. E’ stata un’emozione indescrivibile, un’emozione da pelle d’oca perché vedere tutta quella gente felice per un qualcosa che avevamo fatto noi è stato incredibile. Avere regalato quella gioia ad un’intera città è stato un qualcosa che ci rimarrà sempre dentro. Vedere la città in festa con tutti i caroselli è stato incredibile. E’ sempre bello ricordare quel momento, è stata una promozione incredibile». (di Fabio Schillaci)
ACCARDI: «Le immagini di quell’annata sono due. Una è la doppia vittoria col Catania, da palermitano che giocava nel Palermo quella sfida aveva un valore particolare. L’altra è la vittoria contro la Triestina che ha sancito la nostra promozione in serie A. C’era una cornice spettacolare, uno stadio stracolmo. Al Barbera non c’era neanche un sedile libero. Se ricordo quei momenti oggi è come se li stessi rivivendo». (di Giulia Nasca)
GASBARRONI: «Di ricordi ce ne sono tanti, è stata una giornata interminabile. C’era voglia di giocare questa partita per tornare in serie A dopo tantissimo tempo. Aspettavamo la gara con la Triestina con ansia, volevamo vincere perché significava promozione. E’ stata una giornata intensa, ci sono due ricordi più belli. Siamo arrivati lì due ore prima e lo stadio era stracolmo, tutto rosanero. C’erano un’euforia ed un entusiasmo pazzesco. Poi il triplice fischio e la mia corsa, culminata con l’abbraccio al mio amico Pietro Accardi. Quell’abbraccio racchiudeva un anno passato insieme con il coronamento di un sogno che era quello di portare il Palermo in serie A». (di Giulia Nasca)