«Ringrazio la società di vivere questi colori che mi stanno anche bene. Grazie anche ai miei collaboratori, gente forte caratterialmente. Il contesto in cui siamo nati diventa fondamentale. Per arrivare ad aver a che fare con quello che ci aspetta si è dovuto pedalare e superare momenti difficili che una volta raggiunti appunto danno soddisfazioni. Grazie a tutti, ai giardinieri, ai magazzinieri, ai ragazzi in cucina, al settore giovanile. Vecchi mi ha sempre messo a disposizione i suoi giocatori per arrivare sempre al numero corretto, a partire dagli allenamenti. E grazie ai tifosi. Sono le fondamenta, noi abbiamo una base forte su cui ci si può costruire dei grattacieli. A Roma un’emozione bellissima. La forza della squadra che affrontavamo rende ancora più importante il nostro traguardo. La Lazio è rimasta fuori, si sarebbe meritata anche lei un posto in Champions. Mercato? Gli obiettivi dell’Inter sono importanti per forza e storia, dovremo essere all’altezza di questi cuore. La società si è già mossa bene, però bisogna far tornare i conti e rispettare i paletti. Il settlement agreement è stato firmato dalla vecchia proprietà, noi lo ereditiamo e rispettiamo. I conti vanno rispettati e la società risanata. Diventa difficile fare nomi altisonanti, non è detto ci si possa arrivare. Per questo Cancelo e Rafinha non si possono riscattare, funziona così. Altrimenti si spande e si spende con battute e risate, ma non è la realtà. Rinnovo? La società mi ha ribadito che il contratto lo vogliono prolungare. A me non interessa. Io il contratto ce l’ho. Comunque senza i risultati non si va da nessuna parte. Se non avessimo ripreso il nostro cammino in quel momento di fatica… Del contratto che te ne fai. Io ho ancora un anno di contratto. Che fretta c’è di prolungare il contratto». Queste le parole rilasciate da Luciano Spalletti, tecnico dell’Inter, in conferenza stampa.