Spal, Tacopina: «Non sono qui per fare il presidente di una squadra di B, voglio andare in serie A»

Il patron della Spal, Joe Tacopina è tornato in città ed è intervenuto in conferenza stampa.

Ecco le sue parole riportate da “LoSpallino.it”:

«Sono felice per gli accordi con tre giocatori chiave come Lorenzo (Dickmann), Demba (Thiam) e Salvatore (Esposito), perché li considero speciali e voglio che stiano con noi anche in futuro Abbiamo tenuto fede al proposito di occuparci esclusivamente del mercato durante la finestra estiva e di discutere i rinnovi una volta conclusa. Non abbiamo comunque finito: stiamo lavorando ad altri contratti, ma non dirò a quali. Però credo si possano intuire. Nei primi quindici mesi della nostra gestione abbiamo fatto un lavoro enorme per sistemare tante cose, portare una ventata d’aria fresca e rimuovere quella negatività che si respirava attorno alla squadra. Ora abbiamo un gruppo di giovani di talento e che hanno voglia di imporsi. I ragazzi che abbiamo rinnovato rispondono pienamente a quei requisiti e volevamo metterli al sicuro. Demba ha un potenziale enorme e può diventare uno dei migliori portieri della serie A in futuro. Esposito è l’unico giocatore della serie B a far parte della Nazionale italiana e questo particolare da solo spiega quanto potrà arrivare in alto. Dickmann è uno degli esterni più forti di tutta la serie B ed è una persona spettacolare. Tutti e tre fanno parte di una squadra che ha qualità e carattere. In tredici anni di esperienza non ho mai avuto un gruppo che esprimesse una così grande qualità dal punto di vista umano. Quando arrivo in sede sento sempre un clima familiare, proprio come piace a me. Ma soprattutto questa è una squadra forte, che mi sembra difficile da migliorare in qualsiasi reparto. Abbiamo due portieri che possono essere entrambi titolari. Una difesa che può contare su giocatori già affermati come Dickmann e Meccariello e giovani che sicuramente cresceranno col passare dei mesi come Arena, Peda e Dalle Mura. Varnier è un altro giocatore importante e l’ha dimostrato quando ha giocato, anche se nel suo caso c’è un problema di infortuni. A inizio stagione si sentiva dire che avevamo un problema a sinistra e invece Tripaldelli ha iniziato benissimo, dimostrando una maturazione che è merito anche di Fabio (Lupo) e Armando (Ortoli). A centrocampo mancavano alcune qualità fisiche e le abbiamo inserite con gli arrivi di Valzania e Proia, mentre sulla trequarti possiamo contare su giocatori eccezionali come Maistro e Rabbi. Davanti abbiamo due dei migliori attaccanti dell’intera categoria, se non i migliori in assoluto. Nella scorsa stagione uno dei nostri limiti stava nei ricambi dei titolari che non sempre erano a un livello adeguato, ma ora non vedo minimamente questo problema perché abbiamo una rosa completa e competitiva. Per cui quando la SPAL va in campo penso sempre che nessuno possa batterla. Poi ovviamente può accadere, ma questo è il calcio».

«Tutti sanno che il mio obiettivo principale è riportare la SPAL in serie A. Ripeto ancora una volta: non sono qui per fare il presidente di una squadra che è semplicemente competitiva in serie B. Quando? Per quanto mi riguarda il prima possibile, questi sono i tempi. E ci riusciremo, mi sento di prometterlo. Non so se accadrà in questa stagione, perché ora non ha senso fare questo tipo di ragionamento. L’obiettivo nel breve termine e giocare in un certo modo e migliorare. Mi pare che lo stiamo facendo e sono soddisfatto. Non guardo la classifica, davvero, non so nemmeno in che posizione sia la SPAL in questo momento. Continuerò a non guardarla in questo mese e nemmeno a novembre. Forse a dicembre potremo dare una sbirciata. Ma ora non è una priorità. So che alla fine saremo dove meritiamo di stare. Quando io e i miei partner ci siamo presi l’impegno di acquistare la SPAL sapevamo cosa avevamo davanti in termini di impegno economico. A lungo ci sono stati contratti molto pesanti da onorare per gli standard di questa categoria, ma penso che abbiamo fatto un buon lavoro in soli quindici mesi. Le cose stanno andando secondo i piani, anche se nell’ultimo calciomercato abbiamo speso un pochino più del previsto perché abbiamo voluto prendere Moncini e La Mantia insieme. Ma volevamo assolutamente essere competitivi e per farlo servono gli attaccanti di valore. Se guardiamo al bilancio non siamo ancora al punto di equilibrio, ma ci stiamo avvicinando. Per esperienza so che è difficile arrivarci in tempi così ristretti, soprattutto con situazioni come quelle della SPAL nell’estate 2021. Il debito totale sta calando, ma dobbiamo migliorare un po’ con alcune entrate, soprattutto nell’area commerciale. Però, ripeto, tutto sta andando più o meno come ce l’eravamo immaginato. Anzi, su molti fronti non avrei mai immaginato di riuscire a ottenere certi risultati. Acquistare il campo sportivo di Malborghetto, realizzare il nuovo convitto del settore giovanile, vincere lo scudetto Under 18, sviluppare ulteriormente le squadre del vivaio, fare una prima squadra dotata di certi valori… Insomma, non mi posso lamentare. E credo che le cose che ancora non sono totalmente a posto possano essere sistemate».