Come scrive l’edizione online de “Il Corriere dello Sport” è un momento tutt’altro che felice in casa Spal: la sconfitta con il Venezia (decima stagionale per i ferraresi) ha fatto scivolare la squadra allenata da Daniele De Rossi in terzultima posizione.
“E’ colpa mia – ha dichiarato De Rossi dopo il match – ho sempre trovato lati positivi, ad ogni sconfitta. Ma oggi non ci riesco, e non mi accontento della prestazione del secondo tempo. Se ci manca il sangue, vuol dire che ho sbagliato qualcosa. Sono innanzitutto il primo responsabile e sono dispiaciuto. Se finisse oggi saremmo retrocessi”. C’è amarezza nelle parole dell’allenatore, come c’è amarezza sul fronte della tifoseria spallina, che dopo il fischio finale del Penzo (come riporta “lo spallino”), si è radunata allo stadio Mazza di Ferrara in attesa del pullman della squadra, esponendo lo striscione “Presidente assente”. Uno dei bersagli della contestazione è in fatti Joe Tacopina che attualmente negli Usa, è percepito distante dalla situazione della squadra. I circa 200 tifosi spallini hanno intonato cori di contestazione per circa un quarto d’ora, poi Daniele De Rossi si è posto di fronte allo striscione (a pochi passi da lui anche Nainggolan e Zuculini) per ascoltare le lamentele della tifoseria, rispondendo con compostezza alle domande poste dai tifosi. De Rossi, come riporta lo spallino, ha anche chiesto un confronto diretto: la tifoseria ha replicato che non ce n’è bisogno, e che l’unica necessità era ascoltare e capire il mesaggio rivolto a tutte le componenti.
I direttori (area generale e area tecnica) Andrea Gazzoli e Fabio Lupo, hanno sottolineato “Sappiamo di dover riflettere e fare autocritica tutti quanti, dobiamo fare meglio per riacquistare la vostra fiducia”. Al termine della contestazione, mentre i giocatori lasciavano lo stadio, De Rossi, assieme al proprio staff, è rimasto al Mazza, dove probabilmente è andato in scena un incontro per capire le mosse future: la posizione di De Rossi è chiaramente al momento oggetto di valutazione da parte della dirigenza che, col presidente Tacopina, valuterà il da farsi.