“Dopo il 2-0 rifilato a domicilio all’Albania che ha regalato alla Spagna il primo posto nel girone in coabitazione con l’Italia, a far notizia non sono di certo i gol di Diego Costa e Nolito che hanno deciso il match in favore della Roja, ma la maglia con cui Gerard Piqué è sceso in campo. Il difensore del Barcellona, da abile “sarto”, è stato accusato di aver rimosso dalla sua numero 3 il bordo della manica giallo e rosso, di fatto l’unico richiamo ai colori nazionali presente sulla camiseta indossata dalla squadra di Lopetegui. Una cosa che, legata al mai nascosto indipendentismo catalano del giocatore, non ha mancato di suscitare il solito “vespaio”, specie sui social network. Piqué vestiva quella che sembrava una maglia a manica corta (come evidente anche nella foto) con sotto una a manica lunga. Una scelta plausibile, certo, ma quello che in molti non riescono a spiegarsi è la “scomparsa” dei colori simbolo della nazione di Filippo IV. In proposito è intervenuta anche la federazione spagnola in difesa di Piqué: “La Federazione di calcio spagnola mostra tutto il suo appoggio riguardo la polemica scatenata dalla divisa con la manica lunga indossata nella gara contro l’Albania – si legge nel comunicato ufficiale. – La divisa Adidas con la manica lunga non prevede la presenza del bordo con i colori nazionali, come quella indossata da Sergio Ramos”. La maglia del difensore del Real Madrid infatti non presenta alcun tipo di richiamo al giallo e al rosso (tranne la macchia sul braccio sinistro dovuta alla fascia da capitano indossata dal numero 15). La giustificazione secondo la ricostruzione della federazione spagnola è che Piqué abbia in realtà indossato quel tipo di divisa, decidendo di tagliare parte del manica stessa per avere maggiore comodità nei movimenti. E alla fine il pezzo di stoffa rimosso è venuto fuori. La polemica di certo non si placherà, in un ambiente diventato sempre più pesante e sospettoso, a cui Piqué ha deciso di dire addio dopo il Mondiale 2018: “Ho sempre dato tutto per questa maglia e su questo non c’è dubbio -dice senza nascondere l’intenzione di togliersi qualche sassolino dalle scarpe – C’è gente che crede che sia meglio che io non stia più qui. Sono entusiasta del progetto di Julen (Lopetegui) e per questo che non lascio oggi. Abbiamo cominciato insieme e finiremo insieme”. E in sua difesa riguardo l’ennesima polemica aggiunge: “Io ho sempre vestito maglie con la manica lunga, ma questa volta mi stavano un po’ corte: mi davano fastidio e ho deciso di tagliarle”“. Questo quanto si legge nel sito de “La Gazzetta dello Sport”.