I seicento euro per i collaboratori sportivi rimasti fermi durante il lockdown non sono – in realtà – per tutti quelli che li hanno ricevuti. E adesso istruttori, personal trainer e gli altri professionisti del settore devono restituirli.
Secondo quanto riporta “L’Espresso”, circa 4mila beneficiari fra i 130mila previsti, sono accusati di aver fornito dichiarazioni dei redditi false. E, per questo, ora devono rinunciare ai sussidi che hanno ricevuto per i mesi di marzo, aprile e maggio, con responsabilità penale di indebita percezione di contributi pubblici.
Il ministero dello Sport, insomma, ci ha ripensato: e vuole indietro i soldi.