L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Soulè in forza alla Juve U23 da poco convocato dall’Argentina.
Il signor Soulé per lavoro consegnava pacchi: sostanzialmente, un corriere. Nel tempo libero, invece, partiva da Mar del Plata e consegnava il figlio al Velez con una richiesta sottintesa: “Fate di lui un campione”. Non era una passeggiata: fanno cinque ora all’andata e cinque al ritorno. Qualche anno più tardi, il suo Matias è la storia del giorno perché Lionel Scaloni, c.t. dell’Argentina, lo ha convocato per le partite di qualificazione mondiale contro Uruguay e Brasile, anche se Soulé gioca nella Juventus U23, nella Serie C italiana. È ufficiale: il signor Soulé non rimpiangerà mai di aver passato quelle ore in autostrada.
Gli juventini meno attenti inevitabilmente in queste ore hanno scoperto Mati l’argentino. I più informati sapevano da tempo: Soulé è un trequartista mancino del 2003 con tanto talento e senso del dribbling. Soprattutto, ha una storia d’amore con l’assist che dura da anni: se può scegliere tra il gol e il passaggio vincente, barra B. Il suo agente, Martin Guastadisegno, ha un’idea: «Matias ha una personalità unica. Per me, diventerà una mezzala». Molti altri hanno un’idea diversa: Soulé somiglia un po’ a Dybala e molto a Di Maria, probabile sia per sempre un esterno d’attacco. Per il momento, in Serie C non ha ancora segnato, in compenso ha esultato contro il Chelsea in Youth League e ha giocato in amichevole con la prima squadra contro Cesena, Monza e Alessandria. Max Allegri, che lo ha portato in panchina per Napoli—Juve, apprezza e presto o tardi lo farà esordire.
No all’Italia. La convocazione, ovviamente, ha stupito molto anche in Argentina. Scaloni ha chiamato tanti giovani – Thiago Almada, Medina, Zeballos, Gomes Gerth… – e per Soulé c’è una spiegazione in più: la concorrenza azzurra. Matias vive a Vinovo con famiglia e fidanzata e in questi mesi ha saputo dell’interesse della Figc. Tentativo chiaro: capire che cosa pensassero i Soulé della convocazione nella nazionale italiana. Scaloni cancella ogni dubbio ma Matias, che ha ampia personalità per prendere decisioni del genere, aveva già un’idea: niente Italia, si sente argentino e nell’Argentina vuole giocare.