Sosta, vittoria di fila e trasferte: Palermo, con la vittoria ad Ascoli cadono tre tabù

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui tabù sfatati con la vittoria ad Ascoli.

Il gol di Mancuso non ha solo dato tre punti su un campo difficile e in una gara fondamentale per testare le ambizioni del Palermo, ma ha anche spezzato una serie di maledizioni della storia recente del club e, di fatto, chiuso definitivamente il capitolo relativo alla gara stregata di Bari: un insieme di fattori che rendono ancora più lieto l’umore generale e danno fiducia per il prosieguo di un campionato che, dopo il Cosenza, vedrà i rosa fronteggiare avversarie di cartello come Venezia e Sùdtirol.

Il primo tabù sfatato ad Ascoli è quello delle soste: nella scorsa annata ogni partita al rientro dalla pausa per le Nazionali vedeva il Palermo arrancare, con appena un punto conquistato su 12 disponibili. Al Del Duca il pareggio non era così lontano e l’andamento dell’incontro aveva visto un certo equilibrio tra le due squadre, ma il guizzo dell’ex Monza ha consentito a Corini di fare bottino pieno e lasciarsi alle spalle una volta per tutte le amarezze di un anno fa: Sudtirol (0-1), Venezia (stesso punteggio), Perugia (3-3) e Parma (2-1) sono dimenticate, a conferma che il nuovo Palermo ha davvero poco in comune con la passata stagione e che appena la posta in palio inizierà ad alzarsi sarà davvero difficile tenergli testa.

Inoltre, a essere cambiata è proprio la gestione delle pause: nel 2022/23 il tecnico non aveva svolto il ritiro estivo con la squadra e approfittava delle due settimane di stop per organizzare dei mini-raduni lontano dalla Sicilia (Manchester, Roma e Girona); adesso la preparazione svolta tra Veronello, Ronzone e Pinzolo permette a Corini, insieme all’aggiunta di un centro sportivo all’avanguardia come Torretta, di gestire diversamente i carichi di lavoro durante le soste.

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Redazione Ilovepalermocalcio