L’anonima prestazione contro il Milan è stata parzialmente cancellata: al “Mapei Stadium” Sorrentino e compagni conquistano un punto in una partita pressoché equilibrata. Si smuove la classifica, il vantaggio sulle ultime aumenta e la salvezza si avvicina di un altro passo. Per il resto, è stato sempre il solito Palermo visto per quasi tutta la stagione, anche col Sassuolo. Soliti protagonisti, in positivo e in negativo, solito atteggiamento e, alla resa dei conti, solito risultato. Per un attimo si è pensato di vincere, per un altro ancora di perdere: alla fine si pareggia, sulla stessa lunghezza d’onda della media punti che ne vede 26 in 24 partite.
Ancora una volta il messaggio che si raccoglie al termine della gara contro i neroverdi è che, pur non essendo una novità, eccezion fatta per Vazquez e Sorrentino la squadra rosanero è totalmente al buio. Per il “Mudo” basta guardare i dati: quattro i gol segnati, sei gli assist vincenti partiti dai suoi piedi. Anche questo pomeriggio è proprio lui a far credere alla mezz’ora, con un piattone di sinistro, che si può tornare in Sicilia con tre punti in più in classifica. E’ sempre lui, eccezionalmente col destro, a sfornare il cross per la testa di Djurdjevic che riacciuffa il pari. E per quanto possa alle volte essere fastidioso con gli eccessivi dribbling, la disarmante tranquillità e la lentezza delle sue giocate, è l’italoargentino l’unica luce del Palermo. Ha sofferto ad inizio stagione la solitudine per la partenza del gemello Dybala, ma alla lunga sta dimostrando come questa squadra sia aggrappata alle sue giocate.
Poi c’è Santo Stefano, che ormai non chiude una partita senza compiere almeno una prodezza. Le settimane scorrono, l’età avanza, il livello delle sue prestazioni aumenta. Come il buon vino, Sorrentino invecchia e diventa sempre più buono. E se da una parte la fase realizzativa passa dall’inventiva del numero 20, in maniera speculare è letteralmente nelle mani del capitano il destino difensivo del Palermo. Poco può sulle due reti. Poi, con i rosanero in dieci dopo l’espulsione di Lazaar, Stefano sale in cattedra e sigilla il risultato con le unghia, coi denti e coi guantoni. Il rinnovo è ancora in gioco, probabilmente non andrà in porto. Sorrentino sul campo ha fatto il possibile.
Senza che nessuno si offenda, alle spalle dei due c’è un dislivello enorme. Vazquez è promesso sposo del Milan o comunque a giugno andrà via, Sorrentino nello stesso mese vedrà scadere il proprio contratto se non verrà prolungato. Senza di loro, che anche quest’anno salveranno i rosa, quale sarà il futuro del Palermo?