Sorrentino: «Sono legato a due ex rosa. I miei anni a Palermo e lo studio per parare i rigori…»
Stefano Sorrentino, ex portiere del Palermo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Ilposticipo.it”. Ecco quanto affermato. Studiare per parare i rigori? «Certo, chiaramente. Senza lo studio forse non ne avrei parato nemmeno uno. Studiavo gli avversari, chi calciava e andavo a vedere come si erano comportati i tiratori negli anni precedenti. Ho avuto ottimi allenatori dei portieri come Claudio Filippi: oggi lavora alla Juventus, ma è stato per tanti anni al Chievo. Sono stato allenato anche da Vincenzo Sicignano al Palermo. Loro preparavano la clip dei rigoristi avversari e la studiavamo insieme. In ogni tiro dal dischetto cercavamo di trovare sempre il pelo nell’uovo e decidevamo quale strategia adottare. Compagni a cui sono legato? Tomovic, Rossettini, Rispoli e Vitiello. Sono contentissimo della carriera che ho fatto, sono il secondo giocatore nella storia del Chievo con più presenze in Serie A dopo Sergio Pellissier, sono contento di aver fatto tre anni e mezzo a Palermo di cui due e mezzo da capitano. Non mi piace guardarmi indietro, mi sono meritato quello che ho fatto, nessuno mi ha regalato niente. Mi dà fastidio quando mi dicono che avrei meritato una carriera migliore, non la penso così: mi sono meritato un certo tipo di carriera perché il mio livello era quello. Per fare un altro step servivano più occhi da tigre e in alcuni momenti della mia carriera magari ce li ho avuti di meno».