Sorrentino: «Gattuso mi convinse a restare al Palermo. I rosa mi volevano…»
Stefano Sorrentino, ex portiere del Palermo, intervenuto a la Conference 403, ha parlato così: «Superstizione? Ora sono migliorato. È una debolezza perché ogni tanto mi accorgo che a 40 anni ancora credo a certe cose. Mi capita nel pre-gara, è un rito che mi fa stare bene. Maglie? Cerco di scegliere dei colori accesi perché non sempre l’attaccante mi vede e gli voglio dare un riferimento. Quando giocava mio padre il portiere era tutto nero ma la tv era in bianco e nero. Chiamata di Gattuso? Quello contro il Bologna è stato importante ma non siamo retrocessi per quello. In cuor mio sentivo il bisogno di qualcuno che mi accendesse la scintilla per farmi restare. Siamo retrocessi e l’ultima gara era col Parma. La settimana successiva mi è arrivata la chiamata, non volevo rispondere e alla fine era Gattuso. Mi ha detto che era Rino e non capivo chi fosse. Poi mi ha detto che era il mio nuovo allenatore e voleva sapere se poteva contare su di me. Gli ho detto sì e mi ha detto “ok ci vediamo in ritiro” e ha chiuso. Quella è stata la scintilla, il segnale. Era giusto ricambiare l’amore del popolo palermitano. Tutto lo stadio ha applaudito dopo l’errore e sono cose che ti restano dentro. La chiamata di Gattuso è stata la ciliegina sulla torta. A Palermo mi voleva l’anno prima anche Pioli».