Sorrentino e il ritorno in rosa anche in D: «Per prima cosa bisogna trovare imprenditori in gamba. Poi…»
Tanti ex rosanero sono rimasti affezionati alla città e ai tifosi e tornerebbero più che volentieri. Uno di questi è Stefano Sorrentino che al momento è senza squadra, ha ricevuto tante telefonate e ha anche dichiarato, riferendosi al ritorno in rosanero: «Il mio numero di cellulare è sempre lo stesso». In tanti, scrive l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, lo hanno pregato di tornare; c’è chi gli ha offerto una casa e chi addirittura voleva sapere il giorno del suo arrivo. Troppo anche per un calcio virtuale. Di sicuro non si aspettava di suscitare un clamore del genere. Tanto che ora sente il desiderio di precisare: «Le mie scelte non sono mai state dettate dalle offerte economiche, ma dal cuore. Poi tra il dire e il fare… Magari chi si aggiudica il bando decide di prendere un altro portiere e non se ne parla più! Oppure firmo per la A e amen. Non possiamo illudere la gente. La città soffre. È l’ultima cosa da fare in una situazione del genere. Sapete quanto sia legato a Palermo, e ai palermitani, e quindi mi dispiace non vedere il suo nome a certi livelli. Fosse salito in A, forse, la storia sarebbe cambiata. Non ho ancora trovato squadra, sono a casa in Liguria, mi alleno da solo, se entro il 18 luglio non avrò ancora trovato una sistemazione, continuerò con i disoccupati a Coverciano». Qualche anno fa Sorrentino dichiarò: «Il mio sogno? Compleanno in A a 40 anni (fatto, ndr). Poi avanti senza limiti. Non ho mentalità da secondo e non sarà importante la categoria, A, B o C, ma restare titolare». Non aveva messo in preventivo i dilettanti. Sorrentino sorride e conferma: «Intanto mi auguro che il Palermo vada in buone mani. Per prima cosa bisogna trovare imprenditori in gamba, poi mettere sotto contratto i magazzinieri e tutte quelle persone che hanno dato la vita per il Palermo e ora a 50 anni si trovano senza stipendi. Per quanto mi riguarda, vedremo. Da quando si formerà il Palermo all’inizo della stagione passeranno tanti giorni e può succedere di tutto: fra una settimana, per esempio, arriva un club e faccio la figura dello stupido, ad avere promesso chissà che cosa. Resto in attesa; a Palermo le porte sono le stesse sia pure con quattro categorie di differenza. Perinetti? Iachini? Sono i miei padri calcistici, come può non affascinarmi l’idea? Per tutti, però, si tratta di ipotesi. L’importante è fare le cose con serietà, per il resto niente mi spaventa».