“Sono vivo per miracolo”: 3 mesi in ospedale, 7 mesi in coma: tragedia sventata per miracolo | L’ex allenatore di Juve, Inter e Milan ha rischiato tutto
L’ex allenatore trova il coraggio di parlare e racconta la drammatica vicenda che lo ha visto protagonista
Nel corso della sua carriera calcistica, da allenatore, ha guidato le squadre più importanti del calcio italiano: Juventus, Inter, Milan e molte altre ancora. Per lui esperienze anche all’estero dove il suo ottimo lavoro viene ricordato con molto affetto dai suoi ex sostenitori.
Il tecnico, però, è stato protagonista di una disavventura che ha rischiato addirittura di portarlo alla morte e lontano per sempre dai suoi cari. Di quello che gli è accaduto ne ha parlato, con coraggio, nel corso di una intervista che ha rilasciato alla rivista “SportWeek“.
Di anni, adesso, ne ha 71 ma può dire di averne vissute tante. Soprattutto quando ha vissuto tre mesi in ospedale e sette trascorsi in coma. Il destino, però, non gli ha voltato del tutto le spalle e gli ha salvato la vita.
Infatti ammette di essere vivo per miracolo. In questo momento si sta godendo la famiglia oltre alla meritata pensione dopo aver trascorso anni nel mondo del calcio.
Tragedia sventata per il tecnico, il drammatico ricordo: “Vivo per miracolo”
Il suo cv è assolutamente di tutto rispetto. Oltre alle squadre citate in precedenza ha allenato: Venezia, Bologna, Cosenza, Udinese, Lazio, Torino, Giappone, Beijing Guouan e gli Emirati Arabi Uniti. Una vita più in panchina che come calciatore per Alberto Zaccheroni. Il classe ’53 si è tolto un bel po’ di soddisfazioni dal punto di vista lavorativo. Nella sua carriera ha allenato grandi calciatori come: Bierhoff, Shevchenko, Mihajlovic, Dejan Stankovic, Adriano, Del Piero e molti altri ancora.
Zaccheroni, però, oltre al calcio è stato protagonista anche di un episodio di cronaca che poteva terminare nella peggiore maniera possibile. Mentre si trovava nella sua villa in quel di Cesenatico era caduto dalle scale. Non ricorda esattamente come il tutto sia successo. Probabilmente aveva in braccio il suo cane ed ha perso l’equilibrio. A ritrovarlo a terra sua moglie Fulvia. la scena era di quelle drammatiche e da film: un lago di sangue. “Sono stato fortunato nella vita. Sono vivo per miracolo“.
Il drammatico racconto dell’ex mister: “Settimane in coma”
La botta è stata di quelle tremende. In tutto questo la nota “positiva” è stata quella che non abbia riportato danni cerebrali. Per tre mesi ha vissuto in ospedale (Bufalini di Cesena, ndr). Il ricovero in terapia intensiva. Settimane in coma. Poi l’operazione e la riabilitazione. Il peggio è passato, tanto è vero che ha ripreso a fare tutto quello che dopo l’incidente domestico sembrava impossibile: girare con la bici, guidare la macchina, fare sport e molto altro.
“Sono consapevole di aver rischiato di non arrivarci vivo. Come sto adesso? Ho perso due diottrie dall’occhio, il male minore considerando il danno iniziale” ha concluso l’ex allenatore.