L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Soleri e sulla sua letalità quando subentra dalla panchina.
Il bomber che viene dalla panchina sta davvero battendo ogni record: da quando esistono le sostituzioni, l’attaccante che entra in corso di gara e fa gol strappa consensi ed ammirazione, ma i numeri di Edoardo Soleri stanno diventando davvero clamorosi. E’ il vice capocannoniere del Palermo, un passo appena dietro a Brunori, ma le sue cinque reti le ha segnate tutte da subentrato.
La sua media minuti giocati-gol fatti è strepitosa, la migliore di tutta la serie C: 500′ in campo, recupero più, recupero meno, dunque un gol ogni 100′. E dire che quando è stato schierato dall’inizio, non ha mai centrato la porta mentre diventa letale non appena Filippi lo chiama in causa durante il match. Ci ha preso gusto sin dall’avvio, conquistando e trasformando il rigore alla prima giornata col Latina, poi si è ripetuto la settimana dopo col prezioso pari nel derby di Messina, ha chiuso il match col Foggia anche in quel caso causando il fallo che lo ha mandato a realizzare dal dischetto, ha messo il punto esclamativo sulla prima vittoria esterna dell’anno, a Vibo Valentia, con la rete del 3-1 e ancora sabato con la Paganese, si è fatto trovare pronto sulla punizione di Silipo, firmando il suo primo gol su azione al Barbera. Appena 4′ dopo il suo ingresso in campo.
Soleri incarna la capacità di rendersi utile pur non partendo nella formazione base, dando un senso compiuto al concetto che spesso sembra una frase fatta: “in una squadra sono tutti titolari”. Il modo in cui entra, subito concentrato, pieno di vitalità, pronto a rincorrere tutto e tutti, è un esempio di dedizione. E non è sempre facile risultare subito lucido e in partita per chi è rimasto seduto fino a pochi secondi prima. Le cifre del resto sono eloquenti, nel Palermo i gol arrivati dai subentranti sono 8, ovvero un terzo del totale. A quelle di Edoardo ci sono da aggiungere le 2 di Brunori e quella di Silipo. Soleri ha capito che le esclusioni non dipendono da un suo rendimento scadente ma da una rosa molto competitiva. Eppure Filippi stravede per lui, precisando che fa molta fatica a tenerlo fuori. Per questo lavora anche su un tandem “pesante” formato da lui e Brunori, rivelatosi sabato particolarmente fortunato: il secondo e terzo gol rosa sono venuti negli 11′ in cui i due hanno giocato accanto, dato che Soleri aveva preso il posto di Fella.