Soleri nuovo idolo di La Spezia: «Devo molto al Palermo. In caso di promozione pronto a tagliare i capelli»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sullo Spezia e riporta l’intervista all’ex rosanero Edoardo Soleri.
Edoardo Soleri si è ritrovato in una situazione insolita durante il match Spezia-Cesena, quando, al 90° minuto, ha dovuto indossare la maglia del portiere e prendere il posto di Sarr, infortunato, con i cambi ormai esauriti. La domanda che si è diffusa vicino alla panchina spezzina, “Edo, ma davvero sai parare?”, rifletteva l’incredulità e il coraggio del momento.
Come è andata? «In quel momento di indecisione ho detto inconsciamente: “Vado io” – racconta Soleri –. Poi, una volta tra i pali, ho pensato: “Ma se tirano, cosa faccio?”». A fine partita, suo padre Ugo, che lo aveva allenato come portiere durante i loro anni in Brasile, era felice soprattutto per il gol e la vittoria.
Hai avuto un aiuto, vero? «Sì, il coach dei portieri, Massimo Gazzoli, mi ha guidato da bordo campo come un joystick. Per fortuna, non ho dovuto fare nessuna parata, solo qualche rinvio».
Sui social hai scherzato con Sarr sull’insperato clean sheet… «Quegli undici minuti sono sembrati infiniti. Eravamo in dieci e pensavo solo: “Speriamo di portare a casa almeno un punto”».
Il pubblico del Palermo ti ha fatto i complimenti sui social… «Devo molto al Palermo: squadra, città e tifosi. Sono stati tre anni bellissimi e c’è stato amore a prima vista».
D’Angelo ha detto che l’obiettivo è la salvezza, sei d’accordo? «Essere ambiziosi è giusto, ma bisogna restare realistici. Una volta raggiunta la salvezza, vedremo quante partite mancheranno. Lavorare con umiltà è fondamentale, come ci insegna il nostro allenatore, a cui auguro di arrivare in Serie A. Magari con noi».
Hai già segnato e fatto un assist nei primi quattro turni, come l’anno scorso… «L’anno scorso giocavo più esterno e non sempre giocavo intere partite. Ora sono felice allo Spezia, concentrato e tranquillo. Qui ho trovato una società solida e una grande squadra, supportata da tifosi eccezionali. Nel 2017 trovai troppa concorrenza ed ero ancora un ragazzino».
Sarà l’anno della doppia cifra? «Più che i gol, spero nel successo collettivo. L’obiettivo è che lo Spezia faccia il miglior campionato possibile».
Se lo Spezia andasse in Serie A, saresti disposto a… «Tagliarmi i capelli! Ma non so quanto la mia fidanzata Margherita sarebbe d’accordo su questo».