Brutte notizie per il Gruppo Leonardi, stamattina è stato arrestato il padre del proprietario della Sicula Leonzio, Antonello Leonardi. Ecco chi sono gli arrestati, secondo quanto riporta “La Sicilia”, dell’operazione della Guardia di Finanza denominata Mazzetta Sicula e che ha travolto il Gruppo Leonardi e la Sicula Trasporti. I provvedimenti sono stati firmati dal gip del Tribunale di Catania su richiesta della Procura etnea. L’ordinanza è stata eseguita dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata. Nove le persone indagate, due sono finite in carcere, tre agli arresti domiciliari e quattro sono state sottoposte alle misure cumulative dell’obbligo di presentazione alla P.G. e di dimora. Tutti sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione continuata e rivelazione di segreto d’ufficio nonché per concorso esterno in associazione di tipo mafioso.
In carcere è finito Antonino “Antonello” Leonardi di 57 anni, amministratore di fatto della Sicula Trasporti Srl e della Gesac srl, e della Sicula Compost Srl.
Ai domiciliari è finito invece Salvatore Leonardi di 47 anni fratello di Antonino, socio della Sicula Trasporti e della Gesac.
Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora per Pietro Francesco Nicotra di 36 anni, responsabile dell’impianto di compostaggio di Grotte San Giorgio a Catania dal quale provenivano anche parte dei rifiuti poi conferiti illecitamente in discarica e Francesco Zappalà di 52 anni responsabile dell’impianto di trattamento meccanico biologico dal quale originavano i rifiuti illecitamente conferiti “tal quale” in discarica.
Nicotra e Zappalà insieme ai fratelli Salvatore e Antonino Leonardi, quest’ultimo quale capo e promotore, costituivano secondo gli investigatori un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione reiterata di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti e di frode in pubbliche forniture nonché alla pervasiva pratica corruttiva quale strumento utile a eludere i controlli e a ottenere dalle pubbliche amministrazioni competenti provvedimenti amministrativi favorevoli.
Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora anche per i fratelli Francesco e Nicola Guercio, rispettivamente di 49 e 59 anni amministratori della Edile Sud.
Gli appartenenti alle amministrazioni e agli uffici pubblici coinvolti e tutti posti agli arresti domiciliari sono: Vincenzo Liuzzo di 57 anni dirigente di unità operativa semplice dell’Arpa Sicilia della sede territoriale Siracusa che sarebbe stato corrotto quale addetto ai controlli e ai monitoraggi ambientali, Salvatore Pecora di 63 anni impiegato del Libero Consorzio Comunale di Siracusa addetto al controllo sulla gestione dei rifiuti.
In carcere è finito invece Filadelfo Amarindo, detto “Delfo”, di 68 anni dipendente della “Sicula Trasporti ritenuto affiliato al clan Nardo di “Cosa Nostra” etnea e storicamente facente capo a Sebastiano Nardo e operativa su Lentini.