L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul passaggio della Sicilia in zona gialla.
«Bisogna identificare i comuni non virtuosi — spiega l’infettivologo Bruno Cacopardo, membro del Comitato tecnico scientifico — nei quali a una bassa percentuale di vaccinati si aggiungono l’inosservanza delle regole di distanziamento e l’aumento esponenziale di contagi e ricoveri. Sono circa 70 e secondo me vanno subito collocati in lockdown per bloccare l’aumento dei casi e incrementare la vaccinazione».
L’assessore alla Salute Ruggero Razza frena: «Al momento noi non possiamo decidere nessun lockdown e il governo nazionale per farlo dovrebbe cambiare l’ultimo decreto. Non abbiamo più le norme di emergenza in vigore mesi fa». «I colori non servono molto — conferma il primario di malattie infettive del Policlinico, Antonio Cascio — possono solo segnalarci che siamo in pericolo. L’unica arma sono i vaccini. Chi non si vaccina prima o poi si ammalerà. E rischierà molto».