Ecco le parole del difensore dell’Acireale Pietro Sicignano rilasciate a “Filo diretto”, in cui ha raccontato un retroscena relativo all’infortunio che si è procurato nel successo per 1-3 sul Palermo.
«Ammetto che a Palermo ho rischiato di rompermi i legamenti di una caviglia e dopo quella partita non ho trascorso un bel periodo perché per recuperare dall’infortunio per alcune settimane mi sono allenato poco, dettaglio che alla lunga ho pagato perché contro Giugliano e Savoia non mi sono espresso al meglio delle mie prestazioni. Tuttavia, al di là della frattura al setto nasale che mi sono procurato a Troina e su cui almeno per il momento non c’è la necessità di una operazione, dal punto di vista fisico per me adesso il peggio è passato perché sto tornando ad esprimermi a buoni livelli. Ho avuto la fortuna di giocare con continuità in molte piazze importanti in Serie D, realtà dove spesso ho lottato per obiettivi importanti come la vittoria del campionato o il raggiungimento dei play off. In estate ho scelto la realtà di Acireale perché sapevo che fosse una piazza con una società valida, un bravo allenatore e con una tifoseria calda. Insomma, Acireale per la Serie D resta una piazza di prima fascia perché non ha nulla da invidiare ad altre realtà in cui ho giocato.Posso dire che ad Acireale, anche se si trova solo in Serie D, un calciatore si sente veramente professionista. Devo dire che qui ad Acireale sto bene e si vive decisamente bene. È vero, ammetto che a dicembre sono stato contattato da numerose società che mi hanno fatto delle offerte e devo dire che anche alcuni giornali hanno riportato la notizia di una mia partenza da Acireale, ma personalmente mi sono a lungo confrontato con la società ed in particolar modo con il direttore Agatino Chiavaro. Da parte della società non c’è mai stata la reale volontà di lasciarmi andare via, mentre io non ho mai avuto l’idea di accasarmi altrove, anche perché personalmente nel corso della mia carriera non ho mai cambiato squadra a dicembre.I punti di penalizzazione? Oramai fa parte del passato e dobbiamo farcene una ragione. Credo che questi sette punti di penalizzazione per noi debbano essere una spinta in più per dimostrare in ogni partita che siamo realmente una squadra che merita di stare al terzo posto in classifica. Di conseguenza deve essere questa la nostra forza per fare sempre meglio. Noi sappiamo che sul campo abbiamo dimostrato di valere il terzo posto in classifica».