Cosimo Sibilia, presidente della LND, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Sportitalia”. Ecco quanto riportato da “Tuttoseried.it”: «Come LND vogliamo portare a termine il campionato: secondo noi il giudice deve essere il campo e vogliamo raggiungere questo obiettivo, quando le condizioni saranno ottimali. Io sono il responsabile di una miriade di società: 12000, 60mila squadre oltre un milione di tesserati e organizziamo circa 550-600 partite l’anno. Siamo stati i primi a fermare il campionato, e per questo ringrazio anche i comitati regionali. Noi siamo un mondo che rappresenta tante persone e tante qualità umane che portiamo sui campi di calcio, che ne uscirà da questa situazione quando e se ci saranno le condizioni sanitarie. Non vogliamo mandare nessuno allo sbaraglio. Oggi si faceva l’ipotesi del 17 maggio: se dovessimo ripartire nella seconda metà di maggio, chiudiamo il campionato a fine giugno, giocando tre volte a settimana. La Lega Dilettanti parte dai piccoli borghi e dai rioni, arrivando alle grandi metropoli: l’anno scorso Bari, Avellino e Cesena. Quest’anno Palermo, Mantova, Campobasso, Foggia. Quelle che mi fanno voglia di fare attività sportiva sono quelle piccole, che con grande parsimonia e sobrietà portano avanti il nostro mondo. Fideiussioni? Sono d’accordo che dobbiamo dare la possibilità ai dirigenti di avere un sollievo per quanto riguarda l’iscrizione ai campionati».