Come riporta “Notiziariocalcio.com”, ieri c’è stato un incontro online tra esponenti della Lega Nazionale Dilettanti, dove è emersa ancora di più la sospensione dei campionati. «E’ veramente difficile – afferma il presidente Cosimo Sibilia – il protocollo medico è difficile in serie A , da noi è veramente impossibile da attuare. Prima di tutto la salute, è sempre più difficile ripartire. In gioco c’è la vita di tante società, serve un aiuto concreto da parte del Governo. A queste condizioni non si può andare avanti. Studi da noi commissionati stimano una potenziale perdita del 30% delle società, essenzialmente per scomparsa di sponsorizzazioni. Quindi serviranno sostanziamenti dal Governo non smetterò mai di dirlo. Noi siamo la base del calcio, gran parte dei giocatori professionisti si formano nei vivai delle nostre società. A oggi dal nostro punto di vista non vediamo possibilità di ripartire, anche se è giusto il tentativo di provarci fino alla fine. La serie A è un altro mondo, il calciatore fa quello di mestiere, si allena in impianti sanificati e viene costantemente controllato. In una qualsiasi società dilettante il giocatore viene ad allenarsi dopo essere andato a lavorare e poi se nè torna a casa. Non c’è alcuna possibilità di prevedere un protocollo standard che vada bene per tutte le categorie. Ci troviamo in un mare in tempesta, per uscirne fuori ci vorranno nervi saldi e grande rispetto per le persone che non ci sono più. Al primo posto c’è la salute, poi tutto è secondario».