Siamo la Guardia di Finanza, dobbiamo aprire quell’armadietto: Marco Materazzi coinvolto nella truffa del secolo | Milioni di € bruciati
Marco Materazzi coinvolto nella truffa del secolo, la Guardia di Finanza non fa visita solamente all’ex nerazzurro
Guai non da poco per uno degli eroi del “Triplete” come Marco Materazzi. A fare visita all’ex difensore centrale dell’Inter non i suoi tifosi, bensì la Guardia di Finanza.
Una di quelle classiche truffe che, purtroppo, non passeranno mai di moda e che faranno sempre discutere con il passare del tempo. Le “Fiamme Gialle” hanno visionato, negli armadietti dell’ex calciatore ed un box, ogni documento contrattuale e fiscale.
Il tutto per via di una società che si occupa di “pietre preziose”. Peccato che a finire nei guai non sia stato soltanto Materazzi, ma anche un altro sportivo ancora in attività, questa volta nelle vesti di allenatore.
In merito a questa vicenda sono impiegate, da diversi anni, diverse procure delle città italiane. Stiamo parlando di Milano, Roma, Siena, Trieste e Verona. Le stesse che non si sono fermate solamente ai vip, ma anche ad altra gente comune e benestante.
Materazzi e non solo, visita dalla Guardia di Finanza: scattano i primi guai
Una importante indagine riguardante la maxi truffa sui diamanti è stata avviata dalla Guardia di Finanza. Documenti che sono stati stipulati tra una società (che si occupa appunto di diamanti) e di due sportivi: non solo Marco Materazzi, ma anche Vincenzo Montella. La caccia ai brillanti vede come protagonista anche l’attuale commissario tecnico della Turchia. Tra i personaggi coinvolti anche la conduttrice televisiva Federica Panicucci ed il cantante rock Vasco Rossi. Le Procure delle città citate in precedenza continuano il loro lavoro.
Nell’ultimo comunicato è stato diramato che l’autorità giudiziaria ha disposto, per le vie brevi, la riapertura dei sigilli e l’estrazione di copia di “ogni documento contrattuale e fiscale dei personaggi vip. Nel 2017 gli investigatori hanno preso moduli d’ordine e fatture emesse dalla società IDB, ovvero la “Intermarket Diamond Business“. Agli atti risultano acquisti importanti come diamanti, ma gli sportivi non rientrano tra le parti civili e non hanno a che fare con i protagonisti della “truffa dei diamanti“.
Truffa del secolo, coinvolti sportivi e vip: le ultime dalle indagini
In merito a questa vicenda la trasmissione “Report” aveva avviato una inchiesta intitolata “Un diamante è per sempre“. In questo caso proprio no. Nel 2019 alcuni clienti dell’IDB avevano iniziato a farsi qualche domanda sul valore dei diamanti che avevano acquistato non si avvicinava, per nulla, alle cifre che gli stessi avevano investito. Proprio come ha denunciato, in passato, Valentino Rossi: l’ex pilota automobilistico ha acquistato diamanti dal valore di 2 milioni di euro.
Poi l’amara sorpresa: il valore della merce acquistata non arrivava nemmeno a 400mila euro (per la precisione 360mila). Una vicenda che ha portato all’apertura di un procedimento con più di cento indagati. Tanto è vero che due importanti (Aletti e Bpm) patteggiarono sanzioni pecuniarie e la Banca d’Italia vagliò molti esposti in cinque anni (tra gennaio 2017 e gennaio 2022), incolpando istituti di credito coinvolti nella commercializzazione dei diamanti.