Si del Governo, stadi aperti. Club accontentati, resta l’obbligo del Green Pass e i posti saranno a scacchiera
Il primo obiettivo è stato raggiunto – sottolinea l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.
Gli stadi riapriranno già dalla prima giornata con una capienza del 50%, ovviamente in zona bianca e con obbligo di green pass per il pubblico.
Quella che era la vera urgenza per Figc e Lega è stata dunque compresa dal Governo che ieri ha deciso di andare incontro alle esigenze del calcio italiano togliendo il vincolo del metro di distanziamento per gli impianti all’aperto ed aumentando pure il limite massimo in quelli al chiuso. Un risultato frutto di un lungo lavoro, fatto di grida d’allarme e mediazione, di dialettica istituzionale e diplomazia.
Se oggi il calcio può tirare un mezzo sospiro di sollievo è merito pure del grande lavoro di Gabriele Gravina. Sugli stadi il presidente della Figc, affiancato da quello della Lega di A Paolo Dal Pino, aveva da tempo avviato contatti con le istituzioni per far comprendere quanto mantenere la capienza al 25-30% fosse pericoloso per i club, anche quelli di Serie A, che del resto erano stati i primi a lanciare l’allarme reclamando la riapertura al 100%.