Sforzini: «Il Bari è una fuoriserie. Per andare in B, bisogna spendere. Al Palermo manca qualcosa»
L’edizione odierna de “La Repubblica” ha intervistato l’ex rosanero Nando Sforzini fresco di addio al calcio.
Felici, un ritorno con nuove promesse. «Ci sentiamo spesso, come con Floriano, Crivello, Accardi. Mattia ha potenzialità incredibili ed è elemento di sicure prospettive. Sarà sicuramente protagonista e darà una grossa mano per arrivare più in alto possibile».
Il pareggio ottenuto dai rosa nel derby con il Messina la dice lunga sulle difficoltà del girone. «Il Palermo è cresciuto, ma gli manca qualcosa. Baldini sa come intervenire però i miracoli non esistono. Il Bari è una fuoriserie. Non ha rivali. In B? Col tempo e con i giusti investimenti. Capisco che la gente a volte non ha pazienza, bisogna fare i conti con la realtà. L’Avellino spende, come il Catanzaro. E poi attenzione alla Turris la vera sorpresa. I play-off sono una specie di esame di riparazione e purtroppo non danno sicurezza».
Come giudica Brunori e Soleri? «Ottimi attaccanti, diversi fra di loro: Soleri è più un centravanti classico, ne ha anche il fisico. Brunori attacca meglio profondità. Possono coesistere e sono i tra i migliori della categoria».
Doppio ex, però è facile capire per chi farà tifo. «Palermo, non c’è bisogno di chiedere. Campobasso è stata un’esperienza breve e negativa. Ci vuole prima rispetto per la persona e questo è mancato. Il campo viene dopo. Troppe bugie e poca chiarezza nei miei confronti».
Cosa aspettarsi dal Campobasso? «Intanto, una distinzione tra piazza e società. I tifosi hanno voglia di calcio, entusiasmo, nulla da dire. Non sarà una sfida agevole».
Con Cudini non vi siete lasciati da amici. «È un buon allenatore. Però, non mi è piaciuto come ha gestito il contatto. Non pretendevo di giocare sempre ma neppure di essere isolato senza considerazione. Mi sentivo escluso in partenza. Io ho sempre avuto rispetto per tutti».